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Attualità | 17 gennaio 2022, 18:30

Ca’ Nuova: allarme topi, serve una derattizzazione radicale

Il consigliere municipale Filippo Bruzzone raccoglie le proteste nella zona di via Due Dicembre, parte alta. Stessa problematica anche al quartiere San Pietro di Pra’: qui a segnalare la questione è il consigliere Roberto Ferrando

Ca’ Nuova: allarme topi, serve una derattizzazione radicale

Nel quartiere di Ca’ Nuova, sulle colline tra Voltri, Palmaro e Pra’, è allarme per il proliferare di colonie di topi. In particolare, il problema sta interessando la parte più alta di via Due Dicembre, in corrispondenza della fermata dell’autobus denominata Due Dicembre 3 / Adaglio. Qui sono partite tutta una serie di segnalazioni da parte dei cittadini, perché la situazione è diventata particolarmente difficile.

A raccogliere l’appello, è stato il consigliere municipale Filippo Bruzzone, capogruppo di A Sinistra al Municipio VII Ponente, che ha prontamente segnalato la questione sia all’Ufficio Animali del Comune di Genova che ad Amiu Bonifiche.

“Va effettuata una derattizzazione alla radice - sostiene Bruzzone - Così mi hanno riferito. Amiu si prenderà una settimana di tempo per la pulizia completa, ma anche per distruggere le tane, ripulire le condotte e i tombini, e anche per cambiare i vari bidoni della spazzatura che, essendo bucati al di sotto, favoriscono lo scorrazzare dei ratti”.

Intanto, sempre Amiu, nei giorni scorsi, anche su invito da parte dell’assessore comunale alla Nettezza Urbana, Matteo Campora, si è occupata di ripulire a Ca’ Nuova l’ennesima postazione riempita in maniera abusiva dai rifiuti ingombranti, contribuendo a riportare nell’ordine tutta la zona intorno ai caseggiati, nella speranza che questo possa durare per un po’.

Sempre in tema di ratti, invece, è stato richiesto un intervento anche presso il viale alberato al quartiere di San Pietro, ovvero le cosiddette ‘Lavatrici’ di Genova Pra’. La zona si trova tra via Cesare Pavese e via Elio Vittorini, proprio in mezzo ai palazzi, e l’intervento è stato sollecitato da Roberto Ferrando, consigliere municipale del Partito Democratico al VII Ponente.

Il Comune di Genova sta nel frattempo sperimentando un nuovo sistema anti-topi. Nel centro storico sono arrivati nelle scorse settimane i primi tombini anti-ratto. È infatti iniziata l’installazione dei primi dispositivi speciali nei tombini di vico Sauli. Si tratta dell’applicazione di un sistema basculante che consente alle acque piovane di non trovare ostacoli nella loro naturale dispersione e, nel contempo, non permette ai roditori di fuoriuscire dalle reti interrate dopo l’accesso. L’intervento fa parte del progetto 'SfRatto' e rientra nelle azioni sulla pulizia, in particolare il contenimento e il contrasto della popolazione muride, nel Centro Storico nell’ambito del Piano Integrato Caruggi.

“L’installazione di questo dispositivo - spiegano gli assessori all’Ambiente, Matteo Campora, e al Centro Storico, Paola Bordilli - è stata avviata in fase sperimentale per valutarne l’efficacia e quindi un’eventuale estensione a una porzione più ampia di territorio. L’obiettivo della sperimentazione è limitare e contrastare la presenza della popolazione muride, fenomeno purtroppo diffuso nei centri storici di tutta Europa, incrementato dal lockdown dello scorso anno. Il progetto va di pari passo con altre azioni avviate, a medio e lungo termine, in queste settimane a partire dall’individuazione delle tane e dalla loro progressiva chiusura sui piani strada oltreché l’installazione di sistemi a mini onde sismiche e ultrasuoni di controllo agli ecopunti”.

Il progetto ‘SfRatto’ prevede l’utilizzo di innovative strategie di azione, monitoraggio con mappatura delle problematiche, tecnologie e un piano di manutenzione del territorio per risolvere le criticità strutturali connesse alla presenza di roditori nel sottosuolo e nel soprasuolo del centro storico.

L’area pilota per il progetto ‘SfRatto’ è compresa tra via Turati, parte di via Canneto il Lungo e di via di San Bernardo, piazza Embriaci, Santa Maria di Castello. Tutte le criticità sono state già verificate e georeferenziate; i dati raccolti consentiranno di monitorare l’efficacia delle azioni previste e valutare le successive priorità nell’area del centro storico. Il progetto è stato elaborato dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Genova in collaborazione con la cooperativa sociale ‘Il Rastrello’, che si occupa della posa in opera dei dispositivi basculanti, della georeferenziazione e delle piccole attività manutentive come per esempio l’occlusione di fori e tane.

Alberto Bruzzone

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