Politica - 25 gennaio 2022, 12:00

Una lista di alternativa per il Comune di Genova: l'azione di Pci, Rc e Sinistra Anticapitalista

"Vogliamo portare nel Consiglio comunale e nei Municipi voci discordanti rispetto ai dettami economici e sociali perseguiti a livello nazionale dal governo Draghi"

Dopo aver lavorato unitariamente a diverse iniziative politiche tenutesi in città, il Partito della Rifondazione Comunista, il Partito Comunista Italiano e Sinistra Anticapitalista genovesi hanno deciso di proporre ai cittadini una lista unitaria, di sinistra, di classe, per le prossime elezioni amministrative, alternativa sia alla destra del duo Bucci-Toti, che al cosiddetto centrosinistra (in realtà centro liberista), identificabile nel PD e nei suoi alleati.

La lista, che sarà presente anche nelle elezioni Municipali, sarà aperta alle altre organizzazioni, comitatiassociazioni, movimenti, nonché singoli attivisti, militanti e cittadini che vorranno portare contributi di idee, di esperienza e di lotta, relativamente ai principali obiettivi programmatici:

  • Tutela e rivalutazione sia delle periferie cittadine che delle periferie sociali e delle loro fragilità;
  • Tutela del lavoro e dell’occupazione, progressive reinternalizzazioni nei servizi comunali e nelle aziende collegate, lotta alla precarietà in tutte le sue forme, difesa e potenziamento quantitativo e qualitativo dei livelli occupazionali nell’industria e nei servizi;
  • Tutela dell’ambiente e cura del territorio, lotta alla cementificazione, recupero a fini sociali del patrimonio abitativo dismesso;
  • Blocco di privatizzazioni ed esternalizzazioni (comprese quelle prospettate nel DDL concorrenza);
  • Rivalutazione del trasporto pubblico locale, attraverso un programma integrato ferro/gomma che non preveda tagli alle linee collinari, alle percorrenze, alle frequenze;
  • Contrarietà, per ragioni ambientali, di sicurezza e occupazionali, alla collocazione dei depositi chimici a Sampierdarena (ponte Somalia) e in ogni caso a distanza non sicura da abitazioni o altre attività lavorative;
  • Antifascismo, passaggio obbligato per una città medaglia d’oro della Resistenza, vilipesa da ripetute iniziative sia della Giunta Bucci che della sedicente opposizione.

 

 

Vogliamo portare nel Consiglio comunale e nei Municipi voci discordanti rispetto ai dettami economici e sociali perseguiti a livello nazionale dal governo Draghi.

Abbiamo bisogno che tutte le voci presenti nei nostri quartieri, di ferma opposizione alle politiche urbanistiche, trasportistiche, economiche e sociali, trovino eco anche nelle stanze delle istituzioni comunali: una sinistra di classe, di alternativa, di opposizione ai poteri forti che da decenni determinano le scelte politiche e che hanno fatto sì che si accettasse supinamente di svuotare Genova da lavoro di qualità, da presidi sociali, sanitari e culturali, come da qualsiasi cosa che rappresenti e dia vita alla rete di relazioni non mercantili, base per un miglioramento della qualità della vita dei suoi abitanti.

Comunicato Stampa


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