Si avvicina la primavera e il Camelieto più antico d’Italia è pronto a svelarsi in tutta la sua formidabile bellezza. Si trova nel parco di Villa Durazzo Pallavicini a Pegli e la fioritura delle camelie storiche, con tanto di visita guidata, diventa motivo di promozione per una delle strutture turistiche più famose, affascinanti e meglio tenute del Ponente genovese.
Le aperture sono domani, 19 febbraio, e domenica 20 febbraio, poi anche nel week end del 26 e 27 febbraio, oltre che in tutti i fine settimana di marzo e nel week end del 2 e 3 aprile. La partenza delle visite guidate è alle ore 14,30, per una durata complessiva di un paio d’ore. Il costo è di 20 euro per gli adulti e di 10 euro per i ragazzi, ma si può anche optare per il biglietto d’ingresso generale al parco, senza la visita guidata. Informazioni e prenotazioni al numero 010 8531544, oppure al 393 8830842, o ancora scrivendo una mail all’indirizzo info@villadurazzopallavicini.it.
Il giardino romantico di Villa Durazzo Pallavicini è caratterizzato da eleganti camelie dai mille colori, sfumature e forme. Nato nel 1840, il viale delle Camelie accoglie i visitatori con i suoi colori e il suo tappeto di fiori per vivere un’esperienza unica e indimenticabile.
Alexandre Dumas dedicò alle camelie il famoso romanzo ‘La signora delle camelie’, edito nel 1848, e la stilista Coco Chanel amò così tanto questo fiore da farlo diventare un riferimento costante nelle sue collezioni.
A seconda del colore, il significato della camelia trasmette un messaggio diverso: rosa significa nostalgia e desiderio di ritrovarsi, mentre rosso dichiara che il cuore è infiammato di passione, ma entrambe le tonalità rappresentano l’amore romantico; variegata è simbolo di fiducia e speranza; bianco testimonia profondo affetto, a fiore doppio segnala quanto si pensi a una persona, semplice indica adorazione e bellezza. Si può scegliere di visitare il viale liberamente, mentre le visite guidate sono condotte dalla direttrice del parco, Silvana Ghigino.
Originaria dell’Oriente, ‘la rosa del Giappone’, come viene anche chiamata la camelia, è un fiore che viene coltivato da migliaia di anni nel ‘Paese del Sol Levante’ non solo per la sua bellezza ma anche per le intense proprietà aromatiche, infatti dalle foglie e dai semi di alcune specie di camelia si ottiene la nota bevanda orientale: il tè.
Il Camelieto di Villa Durazzo Pallavicini oggi è un viale di duecento metri con veri e propri alberi di camelie che superano i sei metri. Una ricchezza straordinaria: 150 piante tutte diverse. Si tratta della specie Camelia Japonica che, crescendo e sviluppandosi nel tempo, ha dato vita a centinaia di cultivar dai diversi colori e dalle diverse forme e quantità di petali. Tra i cultivar di pregio spiccano: la Vergine di Colle beato, la Warratah rubra, l’Incarnata, l’Eleonora Franchetti, la Bella di Firenze, l’Omar Pacha, la Magnoliaeflora e la Diamantina. Uno spettacolo dal grande valore botanico che resta immutato nel tempo. Il Camelieto, oggi il più sviluppato d’Italia e tra i più importanti d’Europa, all’epoca rappresentava un vero ombelico botanico del mondo. I registri dei visitatori parlano chiaro: gli amici del marchese - perché ovviamente si entrava solo su invito del padrone di casa - provenivano da New York, dal Cile, dalla Russia. Adesso è una grande bellezza a portata di tutti.