“Il Club del Film” torna a riunirsi giovedì 28 aprile 2022 (ore 18) al Bistrot Sivori (salita Santa Caterina, Genova) per parlare questa volta di una commedia: “Finale a sorpresa” di Mariano Cohn e Gastón Duprat, con Penélope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martínez. A guidare l’incontro organizzato da Circuito sarà Francesca Savino, docente e critica cinematografica, socia del Gruppo Ligure Critici Cinematografici SNCCI. L’ingresso è libero e chi vuole può chiedere una consumazione a piacimento tra le molte offerte dal Bistrot Sivori. Il film è attualmente in programmazione al Corallo (doppiato) e al City (in lingua originale).
In “Finale a sospresa”, Lola Cuevas (Penélope Cruz), è un’eccentrica e affermata regista a cui è stata commissionata la regia di un film da un imprenditore miliardario megalomane deciso a lasciare il segno nella storia. L’ambiziosa impresa richiede i più grandi talenti, così Lola scrittura due stelle della recitazione: il divo sciupafemmine di Hollywood, Félix Rivero (Antonio Banderas) e il capofila del cinema e del teatro impegnato, Iván Torres (Oscar Martínez). Due attori agli antipodi ma entrambi leggende, con un carisma e un ego ineguagliabili, sono costretti da Lola ad affrontare delle prove esilaranti e originali che li metteranno a dura prova. Riusciranno a superare la loro rivalità per dare vita a un capolavoro?
Il film, distribuito da Lucky Red, è stato presentato in concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia del 2021, tra le presentazioni speciali al Festival di Toronto e nella sezione di apertura del Festival di San Sebastian.
L’attività di Circuito è sostenuta dai main sponsor Banca Carige, che promuove la cultura e le imprese liguri, in una sfida che unisce tradizione e innovazione, e Fondazione Cappellino-Almo Nature che attraverso la partnership con Circuito Cinema e Circuito Cinema Scuole, attente all'educazione civica e ambientale, vogliono contribuire a diffondere l'importanza delle scelte quotidiane dell'individuo in relazione alla tutela degli habitat e far sapere che un modello economico a impatto positivo sulla biodiversità è possibile (e in Fondazione Capellino - Almo Nature già esiste).