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Cultura | 12 maggio 2022, 16:49

Nasce il Premio giornalistico Mimmo Angeli, il 27 maggio la premiazione

L'editore Antonio Gozzi consegnerà il riconoscimento a Fiorenza Sarzanini e Xavier Jacobelli per la sezione cronaca e sport

Nasce il Premio giornalistico Mimmo Angeli, il 27 maggio la premiazione

Il settimanale online Piazza Levante organizza la 1° edizione del Premio giornalistico Mimmo Angeli.

Il premio è riservato ai giornalisti della carta stampata che, attraverso la propria attività professionale abbiano trattato con efficacia i temi della libertà di stampa, della dignità dei cittadini, dell’integrità dell’informazione tutti molto cari ad Angeli, che è stato il più longevo direttore d'Italia con i suoi 37 anni alla guida del Corriere Mercantile. Testimone attento delle vicende sociali e politiche di Genova e della Liguria, ha sempre interpretato la professione come servizio alla collettività.

Venerdì 27 maggio alle 18 a Wylab (in via Gagliardo 7 a Chiavari) l'editore Antonio Gozzi consegnerà il riconoscimento a Fiorenza Sarzanini (per la sezione cronaca), vice direttore del Corriere della Sera e Xavier Jacobelli (per la sezione sport), già direttore di Tuttosport e Corriere dello Sport. 

“Mimmo Angeli ci ha lasciati con un sorriso. Quel suo tipico sorriso ironico, misto di timidezza e di sfida - racconta Matteo Gerboni direttore di Piazza Levante - E dopo averlo salutato per l’ultima volta abbiamo subito pensato a come poter ricordare a tutti che il suo stile, fatto di rigoroso rispetto della notizia, di curiosità e ricerca dell’autorevolezza, era ancora l’unità di misura di un giornalismo possibile.

Per questo abbiamo scelto Fiorenza Sarzanini che è il simbolo del giornalismo di oggi: inchiesta, cronaca, informazione, c'è tutto nel suo lavoro. Attenta e scrupolosa, brillante cronista, profonda conoscitrice della realtà italiana ha rilanciato con grinta, determinazione, quel giornalismo d'inchiesta che da tempo sembrava essersi sbiadito nel panorama dei media italiani.

Xavier Jacobelli è una voce imparziale, critica, onesta anche là dove c'è omertà, silenzio, complicità e appartiene a quella generazione di giornalisti che sta lottando affinché questo mestiere non si snaturi nella sua componente più importante: quella del rigore e dell’entusiasmo. Volto televisivo ama farsi apprezzare per la capacità dialettica, per il suo equilibrio, la pacatezza nell'esposizione e l'analisi sempre pertinente e ispirata da competenza e buon senso”. 

Redazione

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