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Politica | 13 maggio 2022, 09:50

Frecce Tricolori, domenica la manifestazione pacifista in corso Italia

L'associazione 'Ora in silenzio contro la guerra', organizza una manifestazione pacifista contro l'uso degli aerei militari

Frecce Tricolori, domenica la manifestazione pacifista in corso Italia

A pochi metri dall'esibizione delle Frecce Tricolori, l'associazione 'Ora in silenzio contro la guerra', organizza una manifestazione pacifista contro l'uso degli aerei militari che domenica saranno impegnati nelle spettacolari manovre che hanno reso celebri le Frecce in tutto il mondo. I manifestanti si ritroveranno alle 15 in corso Italia.

Domenica prossima – scrivono gli organizzatori - il cielo di Genova sarà occupato da nove cacciabombardieri rumorosi e prepotenti. E solo apparentemente 'gratuiti' Si esibiranno infatti le frecce tricolori della 'Pattuglia acrobatica aerea'. Proponiamo a tutti una presenza di protesta sul lungomare di corso Italia.

Proviamo a ragionare:

· Gli aerei che si esibiscono sono a tutti gli effetti aerei militari, specializzati in operazioni di attacco al suolo. Esibirli in tempo di guerra è per lo meno inopportuno E costoso: 43200 euro l’ora, in valuta 2015

· L’Italia sta alimentando la guerra in Ucraina, fornendo armi. E se la resistenza ucraina è certamente legittima, resta da stabilire se è utile, opportuno, intelligente, sensato alimentarla con l’invio di armi

· Le 'frecce', oltre a far parte del circo di passatoie, scivoli, margherite e ombrellini che sostituisce la politica culturale della nostra città sono state invitate per onorare la Guzzi, un’azienda privata. E per onorare il suo fondatore, Giorgio Parodi, un emerito fascista; effigiato come fascista anche nel brutto monumento recentemente installato in città.

E basta con ‘ste patrie.

La guerra in Ucraina costringe ad abbandonare ogni reticenza. È ora di dire che non ci sono idee più dannose per l’umanità che l’idea di patria. Qualunque patria. Si chiami Ucraina o si chiami Russia. Si chiami Italia o si chiami occidente.

'Prima gli italiani' hanno urlato per anni le destre. Ma perché prima gli italiani? Un lavoratore italiano sfruttato deve forse sentirsi più vicino al banchiere italiano Draghi che ad un lavoratore sfruttato francese, africano o americano? Una donna maltrattata o stuprata deve sentirsi più vicina ad Elisabetta Alberti Casellati o ad una donna africana maltrattata o stuprata? I tre lavoratori che muoiono ogni giorno sul lavoro sono più italiani o più lavoratori sacrificati sull’altare del profitto?

'Cosa faresti se entrassero in casa tua?….' Chiediono ogni giorno coloro che pensano di risolvere il conflitto in Ucraina inondando gli aggrediti ucraini di armi, come se nel loro paese non ce ne fossero già abbastanza. L’Italia non è 'casa' per tutti i lavoratori, per i disoccupati, per i precari, per gli sfruttati. 3 miliardari italiani sono più ricchi di dieci milioni di poveri italiani . Quei dieci milioni di poveri dovrebbero forse considerarli 'compatrioti' ed essere disposti a dare la vita per la stessa patria?

In nome dell’idea di patria migliaia di soldati russi sono stati spediti in Ucraina ad uccidere, torturare, stuprare. Il ministro degli esteri ucraino ha cinicamente dichiarato alla NATO: 'Voi ci date le armi, noi sacrifichiamo le nostre vite'. I maschi ucraini non possono lasciare il paese. Siamo certi che quando salutano mogli e figli siano d’accordo ad andare a combattere 'per la patria'?
Iracheni ed afghani ammazzati anche con armi italiane avevano forse aggredito o minacciato la nostra 'patria'? Peraltro lì non c’era nessuna patria da difendere (gli aggrediti erano iracheni ed afghani: a rigore erano loro che avrebbero dovuto essere difesi….).

'.. Se voi però avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri'. Don Lorenzo Milani
”.

Redazione


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