Economia - 31 maggio 2022, 17:11

Stagionali, la Cgil: "Contratti part time a 3 euro l'ora, il problema non è il reddito di cittadinanza"

Marco Carmassi, segretario generale Filcams Cgil replica alle parole di Alessio Pastine, il presidente del Civ di Boccadasse, che ieri al nostro giornale aveva lamentato la difficoltà a reperire personale per la stagione

Stagionali, la Cgil: "Contratti part time a 3 euro l'ora, il problema non è il reddito di cittadinanza"

Stagionali che rifiutano stipendi da 1400 euro per non perdere il reddito di cittadinanza? Esiste questa problematica, ma per nostra esperienza possiamo affermare che le condizioni lavorative proposte in media sono più basse”. Lo dichiara Marco Carmassi, segretario generale Filcams Cgil Genova. Il sindacalista replica alle parole di Alessio Pastine, il presidente del Civ di Boccadasse, che ieri al nostro giornale aveva lamentato la difficoltà a reperire personale per la stagione.

Uno dei problemi – spiega Carmassi a La Voce di Genova – è che per le aziende con pochi dipendenti come bar, ristoranti e stabilimenti balneari non c'è un vero e proprio monitoraggio della situazione, che a noi è più chiara quando a fine stagione arrivano le vertenze da chi, per esempio, è stato pagato in nero”.

Le vertenze dei lavoratori negli ultimi due anni sono diminuite soprattutto a causa del covid che ha ridotto le assunzioni per la stagione estiva. “Negli anni precedenti, - continua Carmassi - tra il 2018 e il 2019 le cause di lavoro non mancavano, le vertenze principali riguardano il personale che lavora in nero, totalmente o in parte, c'è chi viene assunto part time con contratti da 15 ore settimanali, ma svolge attività full time, con una paga oraria da 3-4 euro l'ora. Per risolvere questa situazione bisognerebbe abbassare il cosiddetto cuneo fiscale, diminuendo le tasse sul lavoro, incentivando così le aziende a proporre contratti seri”.

Un altro problema – continua – riguarda la formazione e la regolamentazione del lavoro, non si trovano persone qualificate, non viene fatta formazione sul personale, e questo si ripercuote anche sulla sicurezza, tasto dolente, per alcune categorie, in particolare per l'edilizia, ma anche per il nostro settore”.

Francesco Li Noce

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