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Prove di dialogo tra cittadini e amministrazione comunale a Staglieno, dove il Comune intende costruire la nuova rimessa Amt, opera che, secondo l'assessore alla mobilità Matteo Campora porterebbe benefici al quartiere per quanto riguarda lo snodo del traffico e la diminuzione delle polveri inquinanti che interessano la zona.
Una parte dei cittadini, riunitisi nel comitato 'Via Vecchia e strade limitrofe' contestano l'opera perché temono innanzitutto che il nuovo manufatto possa portare ad alcuni espropri, come previsto dal progetto non ancora annullato e depositato in Regione. Inoltre, la paura è che la costruzione della rimessa possa provocare ulteriore traffico in una zona già congestionata, con relativo inquinamento acustico e smog. Infine, le abitazioni della zona, composta principalmente da edifici molto vecchi, rischiano, secondo gli abitanti che si oppongono al progetto, di non riuscire a sopportare le trivellazioni e i lavori di costruzione.
Con l'aiuto dell'architetto Giovanni Spalla il comitato ha presentato un progetto alternativo che prevede la realizzazione di un parcheggio di interscambio sotterraneo.
Comitato e Campora si sono incontrati nei giorni scorsi dialogando sul progetto di Spalla, ma sulla realizzazione del parcheggio interrato ci sarebbe più di un dubbio degli uffici.
“Il progetto dei Quattro Assi di Forza – ha spiegato a La Voce di Genova Raffaella Capponi, presidente del comitato - prevede anche la demolizione e la ricostruzione ex novo della rimessa di Staglieno e include la demolizione di cinque civici, quindi una trentina di famiglie rimarrebbero senza casa. Via Vecchia è una via coperta dal vincolo storico, quindi non può toccarla nessuno, le nostre case sono inserite in questo contesto, se le buttano giù per costruire delle palazzine nuove e dei servizi per Amt stonano in questo contesto, così come stonerebbe un parcheggio di interscambio con un parcheggio enorme di cinque metri, al di là del disagio dovuto allo smog e al fatto che questa struttura è troppo attaccata alle case, toglierebbe luce e vista, non ci sono gli spazi per fare queste cose”.
“Abbiamo incontrato l'assessore, - prosegue Capponi - l'architetto Spalla gli ha illustrato il nostro progetto, oltre a criticare cerchiamo di essere costruttivi. L'assessore e l'ingegner Alberto Bitossi (dirigente dell'unità di progetto 'Assi di Forza', ndr) del Comune si sono dimostrati abbastanza interessati, noi avevamo proposto una riqualificazione della rimessa senza toccare i volumi per poter salvare le case, proponendo il parcheggio sotterraneo. Campora ha detto che probabilmente scavare non è possibile, che si sarebbe informato in Comune, ma dice che è una soluzione difficile da poter applicare. Ci ha promesso che dopo le elezioni, se sarà rieletto ci rivedremo e ci metteremo d'accordo per una soluzione il meno impattante possibile per la gente che rimane. Se riusciamo a trovare una soluzione per salvare le case bene, ma sicuramente chiediamo qualcosa di meno impattante perché ci sono le persone che non saranno espropriate, ma devono vivere con questa nuova struttura. Con il Municipio siamo d'accordo che anche se non si potrà fare il parcheggio sotterraneo proporremo qualche alternativa, magari la riqualificazione della rimessa senza toccare i volumi e il parcheggio di interscambio altrove, possiamo usufruire per esempio di una parte della piastra”.
Contattato da La Voce di Genova, Campora conferma l'incontro, ma non si sbottona: “Posso solo dire che ci siamo incontrati, e l'architetto Giovanni Spalla ha illustrato un'idea alternativa, alcuni spunti sono sicuramente interessanti, dovrebbero inviarmi la documentazione nei prossimi giorni per una prima valutazione da parte degli uffici”.
Sull'impossibilità di realizzare un parcheggio interrato: “Non sono in grado di dirlo, devono essere gli uffici tecnici preposti a verificarne la fattibilità e la compatibilità con le norme urbanistiche. Posso dire comunque che prosegue il dialogo e il confronto con i cittadini”.
