Politica - 01 giugno 2022, 10:57

Skymetro, assemblea fiume a Staglieno: "Vogliamo un tram 'vecchio' per una città moderna" (Foto e Video)

Lo hanno chiesto a gran voce ieri comitati e associazioni che hanno preso parte all'assemblea fiume di ieri sera alla società di mutuo soccorso 'Unione' di Staglieno

Skymetro, assemblea fiume a Staglieno: "Vogliamo un tram 'vecchio' per una città moderna" (Foto e Video)

Un tram 'vecchio' per una città moderna. Lo hanno chiesto a gran voce ieri comitati e associazioni che hanno preso parte all'assemblea fiume di ieri sera alla società di mutuo soccorso 'Unione' di Staglieno, dove è stato analizzato il progetto del Comune di Genova che ha previsto lo stanziamento di 870 milioni di euro, totalmente finanziati dal Ministero per le Infrastrutture e le Mobilità Sostenibili, per i progetti 'Assi di Forza' e Skymetro. La proposta dei comitati è quella di dirottare i fondi per una tramvia di trenta chilometri che attraversi tutta la città.



A Genova - spiega Vincenzo Cenzuales, presidente di Mobi Ge – stanno arrivando i 400 milioni di euro dello skymetro e i quasi 500 milioni del progetto di 'Assi di Forza', noi pensiamo che con questi 900 milioni si possano fare trenta chilometri di tramvia, da Prato a piazzale Kennedy, da Quarto a Multedo. In questo modo Genova cambierebbe aspetto, diventerebbe più vivibile, molto meno pericolosa, ci sarebbero meno incidenti stradali, meno inquinamento e soprattutto tutte le persone avrebbero lo stesso diritto e la stessa possibilità di usare un trasporto pubblico efficiente e di qualità”.

Durante le due ore e mezza di dibattito, Cenzuales è intervenuto a più riprese per spiegare il perché dell'opposizione allo Skymetro: “Noi pensiamo che lo Skymetro non sia la soluzione adatta per potenziare il trasporto pubblico, e si porta dietro anche moltissimi problemi di impatto sulla vita delle persone, sulle case, sul taglio degli alberi previsto in corso Galliera, c'è il problema delle falde acquifere, ma fondamentalmente è un modo in cui le persone non saranno invogliate a utilizzare il trasporto pubblico perché si troveranno nella parte sbagliata della valle. Non ci sarà un vantaggio per le persone a usarlo, per cui corriamo il rischio di sprecare i soldi. Molto difficilmente potrà proseguire fino a Prato perché costa troppo”.

Per il presidente di Mobi Ge è necessario quindi rivedere il progetto e riportare a Genova un mezzo di trasporto presente in molte città italiane. Nel corso dell'assemblea sono stati portati eventi di realtà come Istanbul e Siviglia, dove il tram è integrato con il resto della mobilità.  

E' un po' quello che succede in tutto il mondo, - spiega Cenzuales - tutte le città al di sopra del mezzo milione di abitanti hanno il tram, l'unica che non ce l'ha è Genova, siamo indietro, noi vorremmo una città del futuro che guardi alla sostenibilità, dove sia bello e economico vivere, come succede nelle città che hanno al centro della mobilità il tram”.

Tra i presenti all'assemblea di ieri sera anche Fiorenzo Pampolini, esperto della mobilità, inizialmente tra i 'saggi' indicati da Bucci per la costruzione del tram.

Il nostro sindaco – ha spiegato - si è fatto eleggere con la promessa del tram, io avevo deciso di collaborare, insieme a un gruppo di persone competenti avevamo offerto la disponibilità a collaborare e la cosa è andata avanti per un po' di tempo. Quando ho visto che le cose non erano quelle che ci erano state dette durante la campagna elettorale e anche nei primi mesi del suo mandato, ho rimesso il mio mandato andandomene. Io credo che il tram sia la soluzione migliore per l'alta capacità e il comfort di viaggio. È un ottimo dissuasore della sosta selvaggia. Questi dati sono confortati da tutta una letteratura in merito che riguarda tutte le città d'Europa, dove è stato introdotto è stato un successo strepitoso, il traffico è diminuito e i passeggeri dei mezzi pubblici sono aumentati all'ennesima potenza”.

Staglieno è un quartiere in forte evoluzione, nei piani dell'amministrazione sono molte le opere che cambieranno volto alla zona. Tra questi quello della rimessa Amt, contro cui si batte il comitato 'Via Vecchia e strade limitrofe', di cui fa parte Raffaella Capponi, presidente del comitato e presente all'assemblea di ieri sera: “Non siamo a Milano, - ha commentato - il territorio non è ampio, non si possono creare dei piloni davanti alle case, con il treno e la metropolitana che passa davanti alle finestre ai secondi e terzi piani delle case”.

All'indomani dell'ottenimento dei fondi del ministero, il sindaco Marco Bucci, che sul tram ha detto di aver fatto un passo indietro per non arrecare disagi alla città per tre anni, aveva spiegato così quello che sarà il nuovo Skymetro:

Skymetro sarà una metropolitana aperta, sopraelevata di cinque metri che arriva al livello di Brignole. “Seguiamo il corso del Bisagno, in modo da evitare ulteriori scavi che andrebbero a minare la stabilità dell'ambiente. Sarà realizzata in un binario unico da Brignole a Molassana, correrà lungo sette chilometri in raddoppio della linea”. Bucci ha ricordato che lo Skymetro sarà dotato di pannelli solari sul tetto, che renderanno la linea parzialmente sostenibile.

La capacità dello Skymetro consentirà di trasportare nelle ore di punta l'80 per cento degli utilizzatori della valle limitando il traffico, “dandoci la possibilità di fare un passo avanti per la città del futuro”, ha dichiarato Bucci, che sul prolungamento della metro ha aggiunto: “Ci sono altri investimenti per la linea rossa. Abbiamo inoltre la necessità di ristrutturare la stazione di Canepari, che va sopraelevata in modo da non essere toccata dalle piene duecentennali. Un grande lavoro che ci permetterebbe di realizzare una protezione per la stabilità idrogeologica della Valpolcevera”.

Ci aspettiamo ancora l'estensione da Molassana a Prato, - ha concluso Bucci – che sarà realizzata a livello terreno. Questo ci porterà ad avere un parcheggio di interscambio in stile Famagosta a Milano. In tutti i punti estremi vogliamo realizzare un parcheggio di interscambio che permetterà ai cittadini di parcheggiare l'auto e prendere la metropolitana. Sarà una rivoluzione”.

Francesco Li Noce


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