È stato trovato un accordo di proroga del contratto di affitto per altri 2 anni tra ArcelorMittal e Invitalia. Acciaierie d’Italia conferma in una nota la firma dell’accordo fino al 31 maggio 2024 dell’affitto dei complessi aziendali di Ilva, al fine di consentire a Ilva di chiedere la revoca dei provvedimenti giudiziari che gravano sullo stabilimento di Taranto. Anche i lavoratori di Cornigliano esprimono preoccupazione per il futuro dello stabilimento genovese.
“Vediamo cosa seguirà a questa proroga - commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti - Senza conoscere il piano industriale nei progetti che non ci sono stati ancora illustrati, il fatto che Mittal, primo operatore dell’acciaio del mondo, abbia deciso di non dismettere le sue partecipazioni nel Paese e di continuare a restare qua, denota una qualche speranza di Mittal in questo governo che possa finalmente dopo anni ritornare ad un briciolo di ragionevolezza e normalità.
Lo Stato non può fare l’impresario siderurgico, se Mittal si fosse sfilato avrebbe dovuto aprire una gara o un confronto pubblico per trovare un nuovo socio industriale.
La notizia in sé non è né positiva né negativa: sarà positiva se Mittal, confidando nel partneriato con il governo Draghi, tornerà ad investire e se a Taranto gli sarà consentito di tornare a produrre e questo anche per Genova è fondamentale dal momento che Genova lavora sui prodotti di Taranto. Viceversa se questo è solo un traccheggiare per prendere tempo è un danno. Le prossime settimane ci daranno un quadro più completo per esprimere un giudizio”.