Il doppio cognome aumenta la parità tra uomo e donna. “In nome del padre e della madre”, un convegno per spiegare la sentenza

Sarà un dibattito e un confronto tutto al femminile con relatrici di altissimo livello, quello di lunedì 6 giugno presso l’Ordine degli Avvocati di Genova (via XII Ottobre 3), e dove si tratterà il tema innovativo, importante e motivo di approfondimenti del doppio cognome ai nascituri, includendo quello della madre che finora veniva, di fatto, cancellato.

‘In nome della madre e in nome del padre’ è il suggestivo titolo dell’evento, che è stato organizzato rapidamente, “a pochissimi giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della sentenza della Corte Costituzionale sul cd. doppio cognome”, spiegano i promotori dell’iniziativa, nata su “suggerimento e indicazione” del Comitato Interassociativo della Carta dei Diritti della Bambina - Genova, le associazioni A.I.G.A. (Associazione Italiana Giovani Avvocati), A.I.A.F. (Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia e i minori) e A.G.I. (Associazione Giuriste Italiane).

Un insieme di importanti gruppi di persone, assai qualificate per trattare un tema che ha aspetti anche delicati. E molto importante è l’elenco delle donne che interverranno, con unica eccezione maschile, l’intervento del presidente dell’Ordine degli Avvocati di Genova, Luigi Cocchi.

Quindi si alterneranno al microfono Martina Lasagna, vice presidente CPO Ordine degli Avvocati di Genova; Alessandra Mereu, presidente A.I.G.A. Genova ed Adele De Leo, coordinatrice Comitato Interassociativo della Carta dei Diritti della Bambina - Genova, conosciuta per la grande ed appassionata attività che svolge sul tema delle bambine.

Interverrà quindi Carla Divano, presidente Zonta Club Genova 2. Ad entrare tuttavia nel merito della legge, con relazioni più tecniche ed esplicative, saranno docenti e avvocati, tutte donne di fama. Le risposte che si attendono dall’incontro sono quelle di come applicare correttamente la norma e quali conseguenze pratiche avrà sull’anagrafe futura. A farlo saranno le professoresse Ilaria Queirolo (Diritto Internazionale presso l’Università di Genova); la sua collega, docente universitaria di Diritto Pubblico, Arianna Pittino e Francesca Brunetta d’Asseaux, di Diritto di Famiglia Comparato sempre dell’Università di Genova, e l’avvocata Susanna Schivo. A moderare il convegno sarà la nota avvocata Liana Maggiano, in qualità di delegata nazionale A.I.A.F., ma figura presente in Unicef e specializzata a problemi di famiglia e minori.

La sentenza su doppio cognome è del 31 maggio ed è stata accolta come importante momento positivo nella parità di genere, molto dibattuta ma ancora lontana da livelli adeguati. La sentenza in pratica indica che l’automatica attribuzione del solo cognome paterno in uso da sempre e tuttora, fa diventare la madre, colei che partorisce e cresce il bimbo in grembo, “invisibile”. Una diseguaglianza, secondo i giudici, non consona alla dignità umana e alla giustizia e che si “riverbera e imprime sull’identità del figlio”.