Attualità - 10 giugno 2022, 16:56

Allarme calabrone gigante asiatico, avvistato a Borgoratti

È ora necessario trovare il nido e provvedere a farlo rimuovere e distruggere. È un insetto che rappresenta un pericolo per gli apicultori e per la popolazione di api sul nostro territorio

Allarme calabrone gigante asiatico, avvistato a Borgoratti

Avvistato un calabrone gigante asiatico a Borgoratti. È di martedì scorso la notizia di ben tre avvistamenti. Li ha denunciati pubblicamente un cittadino, su Facebook, sul gruppo ‘Sei di Borgoratti se...’.

“Segnalo di aver individuato alcuni esemplari di vespa mandarina molto pericolosa. Già l’anno scorso avevo visto un esemplare, ma quest’anno è già il terzo, tutti avvistati in zona Nasche”. Il calabrone gigante asiatico, ‘Vespa mandarinia’, detto anche calabrone giapponese, è il calabrone più grande al mondo. Nativo dell’Asia orientale temperata e tropicale, il suo corpo è lungo circa 45 mm, con un’apertura alare di circa 75 mm e un pungiglione lungo 6 mm, col quale inietta una grande quantità di potente veleno (mortale per effetto di una reazione allergica, se non trattata opportunamente e quanto prima). Le regine possono raggiungere una lunghezza di 55 mm.

Il calabrone gigante asiatico è un predatore inesorabile, che caccia altri grandi insetti, come le api, le altre specie di calabroni e le mantidi. Nel pieno della stagione estiva, una colonia ancora in crescita può limitarsi a cacciare insetti solitari o braccare qualche ape operaia all’ingresso degli alveari. Una colonia matura, invece, ha bisogno di una quantità di proteine molto maggiore per nutrire sempre più larve, tra cui quelle destinate a diventare sessuati. Per soddisfare questo fabbisogno, le operaie aumentano la loro aggressività a livelli esponenziali, arrivando a localizzare e sterminare intere colonie di api o di altre vespe, di cui depredano le larve e le pupe per portarle al nido.

Le api giapponesi, della sottospecie Apis cerana japonica, hanno sviluppato un metodo per combattere il calabrone. Quando un’operaia di calabrone localizza un nido, le api la fanno avvicinare e poi la ricoprono completamente con i loro corpi, producendo calore mediante i muscoli alari e arrostendo il calabrone.

Nei commenti sotto all’allarmante post di martedì, altre persone, nel Levante genovese, affermano di aver già visto questo grosso e pericoloso insetto, come a San Desiderio. Altri avvistamenti sono stati fatti sempre in zona Borgoratti. Lo scorso anno qualche foto di un simile insetto è stata postata su Fb, immortalata nel Levante ligure. L’importante, accertata la sua presenza a Borgoratti, è ora necessario trovare il nido e provvedere a farlo rimuovere e distruggere.

Il calabrone gigante asiatico è spesso confuso con la Vespa velutina, o ‘calabrone dalle zampe gialle’, una specie invasiva che causa maggiori preoccupazioni in Europa. Di questa ‘cugina’ il primo avvistamento in Liguria risale al 2012. A Genova si è verificato a fine novembre 2020, ufficializzato poi da Arpal. La vespa è stata avvistata dopo altre segnalazioni precedenti, in zone limitrofe. Si tratta di una specie definita ‘aliena’ per l’Italia, ma rientrante tra quelle che ormai effettuano migrazioni accidentali.

È un insetto che rappresenta un pericolo per gli apicultori e per la popolazione di api sul nostro territorio. Sono molto più grandi di loro e ogni attacco può causare la morte di molti esemplari. Rappresentano, come il Calabrone asiatico, una vera e propria minaccia alla biodiversità. Individuarle e accedere rapidamente ai nidi permette di impedire o magari bloccare la loro riproduzione sul territorio (da un solo nido si arriva a raggiungere il numero di almeno altre 30 nuove colonie).

Rosa Cappato