Politica - 10 giugno 2022, 18:00

Quattro in corsa per la presidenza del Municipio in Valpolcevera

Compito non facile per chi sarà eletto conciliare situazioni diverse, talvolta pure contraddittorie. Romeo cerca la riconferma, ma il centro destra punta a scalzarlo con Belotti, mentre li pressano Ceccoli (Crucioli) ed Olianas, che corre sotto i simboli comunisti

Quattro in corsa per la presidenza del Municipio in Valpolcevera

Per capire cos’è e quanto incida su Genova la Valpolcevera, occorre fare una riflessione sulla geografia della città, divisa in quattro assi ideali e un centro. Ponente e Levante costieri e volto più noto di Genova sul mare, e due sorta di braccia protese verso Nord. In direzione Oriente la Valbisagno, in quella occidentale ed opposta, appunto la Valpolcevera. Proiezioni della città verso il monte e immagine del capoluogo ligure, storicamente e nell’immaginifico collettivo marinara, che invece sa di collina e campagna. Visione forse un po’ romantica? Forse, la risposta, chiedendo scusa per la ripetizione. Ma certamente vera.

Ed in questo contesto il popolo valpolceverino, deporrà la scheda nell’urna il 12 giugno prossimo, consapevole di vivere in una zona ad alto tasso industriale, ricca di attività, depositi, magazzini e quindi traffico pesante con tutto quello che comporta, ma anche vallata dove si conta il maggior numero di associazioni di volontariato e solidaristiche di tutta la città. Spirito non da poco che mette assieme volontariato, servizio verso le persone, slancio sociale encomiabile. Gente variegata, di tutte le appartenenze sociali, che, tra mare e monti, difende strenuamente la qualità della vita insidiata, nel tempo, da forse troppi siti industriali senza avere avuto compensazioni.

E su questa logica c’è il problema numero uno della vallata: i cantieri ferroviari, il metro, i treni del Terzo Valico che passeranno sotto le scuole e davanti alle finestre di casa. Contenzioso che va avanti da anni, duro, con la gente che non molla e, attraverso i suoi comitati, sta combattendo con forza ammirevole. Sì alle infrastrutture utili a Genova e all’Italia, dicono, ma che nessuno debba pagare conti pesanti, perché i diritti sono costituzionalmente uguali per tutti gli italiani: abitino a Certosa come a Milano Bovisa oppure ai Parioli sotto il Cupolone.

In questo contesto sociale, politico e geografico la domanda è se gli elettori di questo ampio Nord Ovest genovese confermeranno Federico Romeo, giovanissimo presidente del Partito Democratico e che non si è tirato indietro dall’essere sempre presente per i cittadini, oppure decideranno che ha fatto il suo tempo e magari guarderanno dall’altra parte, votando Fabrizio Belotti, sostenuto dalla squadra di centrodestra, che annovera Toti, Bucci, Meloni, Salvini e Forza Italia? Campo politico che attribuisce i meriti di ciò che è stato fatto nella vallata all’attuale Giunta guidata da Marco Bucci, mentre la compagine pro Romeo afferma il contrario: l’attuale amministrazione ha trascurato la Valpolcevera e la sta affossando nelle strade ferrate dette prima.

Terrà questa roccaforte rossa, tra le non molte attualmente a Genova che non hanno svoltato a destra e zona che storicamente ha votato a sinistra? Pd, 5 Stelle, una lista dello stesso Romeo e quella di Dello Strologo i supporter del presidente uscente e che tenta il raddoppio. Crucioli e la sinistra più estrema però non ci stanno e presentano candidati loro: Silvano Ceccoli il primo; Adriano Olianas, i partiti che non rinunciano nei loro stemma a falce e martello di antica memoria ma che sostengono invece sempre attuale. Quattro dunque in gara per il Municipio di una vallata ricca di storia e specificità e dal cuore grande, che ha saputo soffrire e superare lo schianto del Morandi, traffico, smog e molti disagi, tenendo sempre la testa alta.

Dino Frambati


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