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Innovazione | 13 giugno 2022, 09:51

Perché logistica e trasporti sono sempre più a rischio di attacchi cyber crime

Un perimetro sensibile, quello di Logistica, Porti e Trasporti, nel mirino del mondo della pirateria informatica

Perché logistica e trasporti sono sempre più a rischio di attacchi cyber crime

Gli attacchi del Cyber Crime sono all’ordine del giorno, ovunque. Attacchi informatici che aggrediscono il sistema informativo della “vittima”, che sia un privato o un’azienda, e ne arrestano l’operatività, spesso richiedendo un “riscatto”, che in termini tecnici si chiama ransomware. 

Virus, spionaggio, malware, pirateria informatica, phishing, sabotaggio ed estorsione sono ormai parole all’ordine del giorno nel perimetro della sicurezza informatica, anche nei non addetti ai lavori, ed in specie per le aziende di trasporto, logistica e shipping. Sì, perché queste sono le più colpite e gettonate, sempre nel mirino degli hacker, in quanto, oltre a movimentare merci, “movimentano” dati.

Una mole di dati sempre più crescente legati all’origine ed alla destinazione delle merci, legati alla domanda sempre più alta di beni e servizi della civiltà contemporanea. Il che  espone la filiera del trasporto, sempre più necessaria per l’approvvigionamento dei beni essenziali e la disponibilità dei servizi, a rischi crescenti legati alla cybersecurity, sia le aziende di grandi dimensioni sia le aziende più piccole che di queste sono clienti e fornitori. 

Non stupisce pertanto che le aziende nel settore dei trasporti, dello stoccaggio e della consegna siano state tra i primi tre obiettivi colpiti più duramente dagli attacchi informatici durante il 2021. Il settore dei trasporti è un obiettivo popolare e nel mirino delle minacce cyber, perché esso riveste un ruolo fondamentale nella catena di fornitura e nell’economia dei Paesi, resa ancora più visibile durante gli anni di pandemia.

Il crescente utilizzo della tecnologia in ogni operazione aziendale, l’aumento di flussi di merci e di mezzi marittimi, terrestri e ferroviari, e conseguentemente l’aumento del numero e della varietà di dati gestiti rendono il settore dei trasporti e della logistica 4.0., che è sempre più “connesso” e in grado di generare continuamente dati, particolarmente esposto ai cyber attacchi.

E, come aveva preannunciato Luigi Merlo – Presidente di Federlogistica – i siti delle varie Autorità di sistema portuale, che presiedono ai flussi marittimi di merci e passeggeri, sono tra i bersagli più sensibili. Tanto è vero che, nel recente di Giugno, il sito del Ports of Genoa nonché il genovese terminal contenitori Sech sono stati vittima di cyber crime da parte del collettivo russo Killnet, costretti ad interrompere temporaneamente le attività. 

L’attacco informatico è stato reso noto direttamente dall’Autorità portuale del Mar Ligure Occidentale che ha riportato un traffico anomalo al sito Adsp. Solo grazie alla pronta collaborazione tra la polizia postale di Genova, i tecnici della Autorità portuale e gli esperti di Liguria Digitale, che gestiscono il sito, il cyber attacco è stato scongiurato e respinto. 

Si tratta di uno dei numerosi esempi di cyber attacchi che stanno accadendo nel settore. Perché Porti e Trasporti sono sempre più nel mirino della pirateria informatica, per cui diventa oggi indispensabile e urgente accelerare le azioni di protezione preventiva, utilizzando le risorse messe a disposizione per la digitalizzazione per proteggere il sistema logistico e portuale italiano. L’Italia è il terzo paese al mondo più colpito da attacchi cyber. Quella della cybersecurity sta diventando sempre più un’emergenza per il nostro Paese e recentemente la stessa Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha lanciato un vero e proprio grido dall’allarme sulla necessità di almeno 100mila figure specializzate.

Per affrontare questo tema, e più in generale quello legato alla transizione digitale, è nata oltre un anno fa la LDC, la “Logistic Digital Community”, la comunità virtuale che aggrega gli operatori del settore trasporto, logistica & shipping per diffondere buone prassi, aggiornamento, informazione e formazione in tema di cambiamento digitale. Round Table, convegni, eventi formativi e informativi sono soltanto alcuni degli strumenti concreti che muovono la LDC, che sta vedendo crescere il network dei partecipanti tra Imprese, Lavoratori, Istituzioni ed Associazioni.

Fortemente voluta da Consorzio Global e dal suo Presidente Davide Falteri, la LDC aggrega tutti i portatori di interesse del settore, i cosiddetti “stakeholder”, per sostenere l’evoluzione digitale e la crescita competitiva dell’intera filiera. Confcommercio, Conftrasporto e Federlogistica ne fanno da “madrine”, sono cioè i soggetti capofila della community, mentre Consorzio Global ne è soggetto attuatore. 

Una community che vede la partecipazione di partner tecnici di eccellenza, del territorio non solo locale ma nazionale, come Liguria Digitale, RINA , CETENA, l’Università degli Studi di Genova e in particolare il dipartimento DIEC di Economia dei Trasporti e il CIELI (Centro Italiano di eccellenza sulla Logistica, i Trasporti e le Infrastrutture), Start 4.0, il Politecnico di Torino, lo studio legale B-Right, Netalia, Siat assicurazioni e Free to X,  ciascuno portatore della propria esperienza e del proprio know how, e che proietta il settore Trasporti&Logistica verso il futuro.

Un progetto che aggrega personalità molto importanti a livello istituzionale locale e nazionale e per il quale molto è già stato fatto: ma molto rimane ancora da fare. Il suo evento di lancio, risalente al 25 Ottobre 2021, ha visto la partecipazione dei massimi esperti tecnici nonché di tutti gli esponenti del MIMS, dal Ministro Giovannini alla vice ministro Bellanova, fino ai massimi esponenti dell’Amministrazione Locale. Sono poi state attivate Round Table tematiche, tra cui quella del 24 gennaio 2022 in Liguria Digitale in tema di Cyber Security, e ora i lavori stanno andando avanti a pieno ritmo. 

Per affrontare una tematica molto attuale, quella della transizione digitale, sulla quale sono state stanziate ingenti risorse da parte del MIMS attraverso i fondi del PNRR 2021-26 e i fondi strutturali 2021-27. Per far fronte alle sfide digitali che si stanno presentando in questo mondo in forte evoluzione e per far crescere le nostre aziende di trasporti e di logistica che ci portano occupazione, reddito e servizi. Che ci portano tutti i giorni le merci nei supermercati, nei negozi di quartiere o direttamente nelle nostre case.

Daniela Teodori

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