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Attualità | 18 giugno 2022, 08:00

Smart working, i numeri del comune di Genova: in media 1200 dipendenti lavorano da casa ogni giorno

Il lavoro da casa comporta delle comodità ma anche delle problematiche: si abbatte il confine tra lavoro e tempo libero

Smart working, i numeri del comune di Genova: in media 1200 dipendenti lavorano da casa ogni giorno

Lo smart working ha rivoluzionato il modo di lavorare di molte persone. Dapprima utilizzato per necessità, a causa della pandemia, ora inizia ad essere applicato in maniera strutturale in diverse aziende e addirittura nella pubblica amministrazione.

Anche il comune di Genova sta applicando sempre di più in maniera strutturata questa modalità di lavoro. In totale i dipendenti comunali sono 5 mila, di questi circa 2.800 sono contratti in smart working. Non tutti i 2.800 lavorano ogni giorno da casa ma quotidianamente si contano in media 1.200 persone che fanno uso di questa modalità lavorativa.

Sono dati snocciolati ieri durante il convegno “Il cambiamento genera opportunità per le aziende”organizzato dall’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Liguria presso il Disfor (Università degli Studi di Genova).

“Lo smart working ha cambiato in maniera molto forte il modo di lavorare a partire dall’inizio della pandemia - spiega Alessio Canepa, dirigente dell’ufficio risorse umane del comune di Genova - Prima del Covid lo smart working era diffuso molto poco e nella maggior parte dei casi si trattava di persone che avevano qualche fragilità o problema. Adesso è diventato invece uno strumento di lavoro diffuso generalmente e sta cambiando il modo di pensare il lavoro che può essere fatto non solo dall’ufficio ma ovunque”.

Se da un lato questo nuovo paradigma comporta molti benefici per i lavoratori della pubblica amministrazione che non sono più costretti a spostarsi ogni mattina da casa a lavoro magari prendendo treni o bus, dall’altro lato viene a mancare completamente il confine tra lavoro e tempo libero. Il lavoro rischia così di assorbire la vita dei dipendenti. Su questo aspetto il comune di Genova sta lavorando con regole precise: è garantito ad esempio per chi lavora da casa la fascia orario dalle 20 alle 8 del mattino.

Nei mesi scorsi la giunta comunale ha approvato un vero e proprio regolamento dei dipendenti del comune in smart working. Si tratta di un documento frutto di mesi di discussione tra l’ente e i sindacati. Tra le regole introdotte c’è anche il dare priorità alle domande di smart working che arrivano da dipendenti con disabilità o con parenti con disabilità, oppure a quei lavoratori che abitano più lontano dal luogo di lavoro

Restano comunque alcuni punti irrisolti come i ticket e i rimborsi per le bollette e gli abbonamenti ad internet che, al momento, restano completamente a carico del dipendente pubblico.

Marco Garibaldi

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