Vince facile in Valpolcevera la nuova Giunta Romeo, che succede alla stessa e pianta la bandiera Pd, unica tra i Municipi genovesi, nella vallata. Merito del giovane Federico, che ha portato a casa un 15 a 10 sul centrodestra e sul suo antagonista Fabrizio Belotti. Quattro le formazioni della coalizione vincente il 12 giugno scorso, con il Pd che conta 8 consiglieri, cui va aggiunto il presidente Romeo, mentre può invece contare su un grillino, un sansiano e tre della lista dello stesso Romeo.
Fatto politicamente rilevante perché unica lista di un presidente municipale e che indica come le persone, nelle tornate amministrative, contino. Perché Romeo ha vinto in una zona dove, per il Comune, ha vinto invece Bucci. Quindi, anche se nulla in politica è scontato, la vittoria in questo caso è targata soprattutto Romeo. Certamente la tradizione politica di sinistra della vallata non può essere dimenticata, ma il fatto che il primo cittadino di Genova, passato e presente, abbia avuto tanti consensi, avrebbe potuto ribaltare la situazione. E questo non è avvenuto. Inoltre, in teoria, Federico Romeo con la sua lista e il suo partito (Pd), nella zona, potrebbero governare da soli, anche se l’appoggio del Movimento 5 Stelle e Lista Sansa appare scontato e difficilmente scalfibile. Avrebbero infatti i numeri. Nella minoranza, oltre al candidato del centro destra Belotti, spicca il nome del leghista Alessio Bevilacqua, confermato nel parlamentino della vallata e che ha fatto opposizione molto attiva e determinata a Romeo anche nella scorsa legislatura.
Anche in Centro Ovest la bilancia della maggioranza pende sul centrosinistra, formando una striscia di terra diversa dal resto della città quanto a colore politico, che inizia a Sampierdarena e finisce a Bolzaneto e Pontedecimo.
Colnaghi, che resta contiano, perde parecchi consiglieri grillini che aveva invece la scorsa legislatura e che, in questa, saranno soltanto un paio, ma può contare su una maggioranza abbastanza granitica e che difficilmente lo abbandonerà. Perno di questa nella delegazione storicamente di sinistra, è il Pd, che porta in Sala Baldini otto consiglieri, oltre la metà dei 15 che formano la maggioranza. Confermata tra questi, Stefania Mazzucchelli, vice presidente del parlamentino nella scorsa legislatura e stimata bipartisan per la sua attività e moderazione, mentre torna nel governo sampierdarenese Domenico Minniti, storico ed attivo presidente in passato. Insegnante, autore di testi teatrali, ha raccolto molti consensi durante la sua presidenza nella quale con il capo dell’opposizione di centro destra, leghista e poi forzista, Fabio Costa, diede molto lavoro ai media perché i due, avversari fieramente in politica ma a livello personale in ottimi rapporti e quasi amici, costituirono una coppia tipo Peppone e Don Camillo. Sotto il segno del Pd altri due storici dem, Sergio Ghirardi e Amedeo Lucia, che stanno dedicando una vita per partito e politica. Completano la maggioranza una di Sansa e uno della Sinistra Italiana, due per la Lista Dello Strologo. In centrodestra spicca, oltre a Fabrizio Radi candidato alla presidenza, la totiana Lucia Gaglianese, super votata. Due i Fratelli d’Italia, tre di Vince Genova, due i leghisti a chiudere anche nel Centro Ovest un 15 a 10 per la maggioranza.