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Attualità | 28 giugno 2022, 08:17

The Next Day, buona la prima! Il festival per la GenZ fa bene a tutti

Due giorni di musica hanno trasformato la collina degli Erzelli in un luogo "senza tempo" dove per giovani e meno giovani si è ritornati alla liturgia della musica dal vivo

The Next Day, buona la prima! Il festival per la GenZ fa bene a tutti

Si canta, si balla, si suda, ci si stringe tutti attorno alla transenna per riprendere da dove ci si era fermati.

Il The Next Day, il festival targato Goa Boa e pensato per la generazione Z è stato una boccata d’ossigeno per tutti.

In primis, per ragazze e ragazzi che, più degli altri, hanno pagato lo scotto di due anni di restrizioni e limitazioni. 

Ma anche per chi di festival e concerti si è riempito occhi e orecchie negli anni, diventano un habitué della musica dal vivo e dei grandi eventi.

La collina degli Erzelli, in questi due giorni, è diventata un luogo fuori dal tempo, dove migliaia di persone si sono ritrovate sotto le casse per ritrovare l’emozione della condivisione di una sorta di “rito di gruppo”.

Un passaggio che particolarmente due artiste salite sul palco del The Next Day hanno interpretato al meglio, si tratta di Ariete, che si è esibita nella serata di sabato, e di Madame che è arrivata sul palco domenica sera.

Due artiste entrambe giovanissime ma con una carriera costellata di successi e riconoscimenti. 

Basti pensare che Madame, al secolo Francesca Calearo, vanta già una partecipazione a Sanremo con il brano Voce (vincitore del premio Lunezia per il testo), feat con i più importanti artisti della scena musicale italiana  tra cui Marco Mengoni, Fabri Fibra e Ghali, e un brano scritto per Laura Pausini, icona della musica italiana nel mondo.

Entrambe incoraggiano i ragazzi, loro coetanei, a vivere il presente, a non abbandonare i propri sogni, a continuare a credere che lottare per una società più giusta sia ancora possibile.

Offrono loro lo spazio per dichiarare sogni ed emozioni profonde in una liturgia che ai giovani serve come l’aria.

Raccontare e raccontarsi, su e giù dal palco, condividere obiettivi, mete, impegno, sogni e delusioni è una necessità che si fa via via sempre più forte perché l’esperienza di ciascuno, condivisa, possa diventare l’esperienza della collettività.

Sulla collina degli Erzelli c’è stato tutto questo, unito da una selezione musicale che ha messo insieme talenti della scena locale e grandi nomi del panorama italiano come Ghali, Madame appunto, e Bresh, per un festival di cui, ammettiamolo, se ne sentiva il bisogno.

I.R.

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