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Sanità | 02 luglio 2022, 14:22

Coronavirus, Toti: "Governo metta mano a regole che non corrispondono più a realtà"

Il presidente Toto interviene riguardo alla nuova ondata di contagi, chiedendo un aggiornamento della normativa, sperando in un'estate all0insegna della "voglia di vivere"

Coronavirus, Toti: "Governo metta mano a regole che non corrispondono più a realtà"

Il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti, dice la sua in merito alla situazione della pandemia in Liguria: “Il Covid è tornato a circolare, ma non ha gli stessi effetti di due anni fa. Oggi ci sono molti meno pazienti nei nostri ospedali, in Liguria solo il 30% è davvero ricoverato per il virus, il 70% entra in ospedale per altri motivi e poi scopre di essere positivo ai tamponi di routine. È il momento di cambiare approccio al Covid: il Governo rimetta mano alle regole, che non corrispondono più alla realtà”.

"Il Covid è tornato a circolare ma non è certamente la stessa malattia che abbiamo conosciuto nel passato: solo il 30% circa dei pazienti nei nostri ospedali è ricoverata per problemi legati al virus, mentre il 70% sono pazienti ricoverati per altre patologie, completamente diverse dal Covid, risultati positivi al tampone di controllo, ma del tutto asintomatiche." aggiunge il presidente.

Cerca poi di minimizzare, invocando misure più idonee a una convivenza col virus, ora meno aggressivo "Credo quindi che sia l’ora di iniziare a trattare diversamente il Covid, sia nell’organizzazione ospedaliera sia nella catalogazione quotidiana sia nel regime delle quarantene, uscendo anche da questa ‘ossessione’ dei tamponi. Questo è il momento per farlo, all’inizio di un’estate nel segno della voglia di vivere e della ripresa del turismo e dell’economia. Cerchiamo di gestire il Covid per quello che è: un virus che circola molto nel paese ma che, grazie ai vaccini e alla capacità diagnostica e di cura, non comporta nella stragrande maggioranza dei casi alcuna delle conseguenze terribili che abbiamo conosciuto in passato."

Arriva in qualche modo la conferma del direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi osserva: "Omicron ed in particolare le più recenti varianti hanno una contagiosità 3-4 volte superiore ai virus che hanno circolato nelle prime ondate pandemiche e hanno perso in gran parte la capacità di replicarsi a livello polmonare. Semplificando - spiega Ansaldi - si tratta di un virus che, adattandosi all’uomo, ha perso patogenicità, o “cattiveria” se si preferisce. Un virus diverso necessita di regole diverse e - conclude - sistemi di sorveglianza incentrati sui casi severi di Covid che necessitano il ricovero".

Redazione

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