I muri di palazzo Tursi "abbelliti" con frasi motivazionali, l'iniziativa dell'assessore Brusoni fa discutere

Il Comune di Genova ha deciso di coinvolgere i cinquemila dipendenti per trovare frasi motivazionali da stampare e appendere per i corridoi di palazzo Tursi. L'iniziativa è dell'assessore al personale Marta Brusoni, che insieme all'Ufficio Benessere Organizzativo del Comune ha inviato una mail ai dipendenti invitandoli a “proporre frasi, citazioni o aforismi di autori famosi, a contenuto motivazionale, in grado di ispirare, stimolare e far riflettere sulla nostra vita lavorativa”.

“Gli 11 messaggi più significativi – si legge nella mail – saranno esposti ad ogni piano di Palazzo Tursi, compreso l'atrio”.

L'iniziativa, definita 'fantozziana' dalla consigliera comunale del Partito Democratico Donatella Alfonso, ha lo scopo, secondo Marta Brusoni, di rendere l'ambiente lavorativo a Tursi “ancora più partecipato e positivo, un luogo dove sentirsi parte integrante e offrire il proprio contributo in maniera propositiva”.

“Premetto che non sarà obbligatorio e non sono previste gratifiche per chi partecipa all'iniziativa. - spiega Brusoni contattata da La Voce di Genova – Si tratta di un invito, tra tutti i dipendenti qualcuno avrà un calendario con la frase del giorno, o avrà seguito dei corsi motivazionali”.

L'idea l'assessore l'ha riciclata da Liguria Digitale, dove a proporla, guarda caso era stato il sindaco Marco Bucci, allora amministratore delegato. “Sono andata nella sede - racconta Brusoni - e ho visto che in ogni stanza è presente una frase motivazionale, i responsabili mi hanno detto che l'iniziativa arrivava dal sindaco, ho pensato fosse una bella idea”.

I pannelli con citazioni e aforismi di personaggi famosi riempiranno i corridoi di Tursi, troppo spogli per l'assessore. “I muri allo stato attuale non mettono di certo il buonumore, visto il periodo difficile che abbiamo attraversato tra il crollo del ponte, la pandemia, e la guerra in corso, ho pensato fosse un modo per abbellire il Comune”.

Brusoni respinge anche la critica sull'iniziativa fantozziana. “E' un'offesa nei confronti dei cinquemila dipendenti del Comune, in queste settimane ho avuto modo di vedere che si tratta di infaticabili lavoratori. Si tratta, è bene precisarlo, di un'iniziativa che ha carattere leggero, inserita in un contesto di altre iniziative anche più serie e importanti che porteremo avanti come assessorato nei prossimi cinque anni”.

Le mail non arrivano direttamente all'assessore, ma a leggerle è l'ufficio 'Benessere Organizzativo'. “Ho notato un misunderstanding, l'ufficio non è stato creato ad hoc, ma esiste da sempre”, conclude Brusoni.