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Economia | 13 agosto 2022, 10:27

Turismo, crescono le imprese balneari: a Genova sono 165

Il dato emerge dall’indagine di Unioncamere-InfoCamere ed è stata effettuata sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio

Turismo, crescono le imprese balneari: a Genova sono 165

Nonostante la crisi post pandemia in Liguria le imprese balneari godono di ottima salute. Il primato, sul fronte numerico, spetta ancora una volta all'Emilia Romagna, ma la nostra regione si difende bene.

Il dato emerge dall’indagine di Unioncamere-InfoCamere ed è stata effettuata sulla base dei dati del Registro delle Imprese delle Camere di Commercio.

Subito a ridosso dell’Emilia-Romagna, l’ "Olimpo" della balneazione vede sul podio due destinazioni ‘storiche’ per gli amanti del mare italiano: la Toscana, con 914 attività distribuite lungo 397 km di costa (2,3 imprese ogni km) e la Liguria, con 807 imprese a presidiare 330 km di litorale (2,4 ogni km).

In Liguria, negli ultimi dieci anni, le imprese balneari sono aumentate di 64 (+8,6%): la provincia di Savona ne conta 450, quella di Genova 165, quella di Imperia 134 e lo Spezzino 58. L'unico comune ligure a figurare tra i primi venti con più imprese del settore in Italia è Alassio, che ne conta 80, con la media di 8,2 per km di costa. In Piemonte le imprese balneari sono 18 (erano 14 a fine 2011): 10 di trovano in provincia di Torino, tre in quella di Novara, due nel Cuneese e una nell'Astigiano.

Dal 2011 la corsa a gestire la balneazione sulle coste dello 'stivale' (incluse quelle di laghi e fiumi) ha portato a un incremento complessivo di 1.443 unità. Le protagoniste della crescita nell’ultimo decennio sono le regioni del Sud, decisamente lanciate al recupero delle posizioni rispetto al Centro-Nord. Rispetto alla governance, un’impresa balneare su quattro in Italia è guidata da donne (1.809 attività, il 25,2% del totale, un dato superiore alla media sul totale nazionale del 22,1%) mentre solo il 6% (427 realtà) risulta guidata da giovani under 35, una quota inferiore alla media nazionale dell’8,9%.

Quanto alle imprese giovanili, i tassi di presenza più elevati si riscontrano nelle regioni del Mezzogiorno con (ancora una volta) la Calabria in testa (con il 12,7% di imprese giovanili sul totale delle balneari) seguita da Basilicata (9,1%), Sicilia (8,4%) e Campania 8,1%).

Redazione

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