#ILBELLOCISALVERÀ | 14 agosto 2022, 12:52

Senzaprontosoccorsosimuore, Albenga chiama i giovani. Marco Secco, piazza delle Erbe: “Ragazzi, divertitevi, ma impegnatevi per le cose serie”

Una causa che sta unendo i cittadini per il diritto alla Salute. Camilla Vio, consigliera comunale: “Chiedo di impiegare qualche minuto per questo tema importante”

Senzaprontosoccorsosimuore, Albenga chiama i giovani. Marco Secco, piazza delle Erbe: “Ragazzi, divertitevi, ma impegnatevi per le cose serie”

 

Tappa ad Albenga questa settimana per la rubrica #ILBELLOCISALVERÀ dove mi soffermo su un problema molto sentito da tutto il territorio ingauno e limitrofe: Senzaprontosoccorsosimuore. È un argomento che di certo non ha nulla di bello, un tema spinoso che sta impegnando molte associazioni e istituzioni nella risoluzione di una forte criticità sanitaria che preoccupa il savonese, ma non solo. Ma se non ha nulla di bello, perché ne parlo in questa rubrica, dove settimanalmente mi impegno a trovare argomenti che sappiano trasmettere quella bellezza di cui tutti sentiamo almeno un po’ il bisogno? Ne parlo anche qui, perché l’assenza di un Pronto Soccorso ad Albenga da 10 anni e il bisogno di riaprirlo ha unito migliaia di persone, associazioni, istituzioni e politici di diversa ideologia, da destra a sinistra, in una battaglia che da marzo ha preso forma in diverse manifestazioni che non possono più passare inosservate. A prescindere dall’idea che una persona possa farsene sul tema specifico, è bello vedere che l’unione è forte e dimostra che non è per nulla vero che il mondo è diventato insensibile.

Da un paio di settimane il movimento Senzaprontosoccorsosimuore sta portando avanti la sottoscrizione del documento da inviare al Prefetto di Savona per metterlo al corrente di quanto sta accadendo, con una raccolta firme autenticate che sta coinvolgendo diversi comuni e ad oggi ha già superato 10.000 nominativi.

Ieri, sabato 13 agosto, l’iniziativa di mettere il banchetto della raccolta firme in piazza delle Erbe, ad Albenga, all’ora dell’aperitivo, nell’”ombelico” della movida ingauna. “È importante che i giovani prendano coscienza del problema che il nostro territorio sta vivendo e che si impegnino con la firma – commenta Marco Secco - . Tutti possiamo aver bisogno del Pronto Soccorso, anche i tanti sportivi che frequentano la nostra piazza. Ai giovani voglio dire: divertitevi, fate casino, ma prestate sempre attenzione ai bisogni della comunità e impegnatevi nelle cose serie della vita. Senzaprontosoccorsosimuore è una cosa seria e per questo motivo tutte le attività ristorative della piazza, la Taberna del Foro, Mannaia, Twenties Cocktail Club, Fa Fumme ed Edo Bar abbiamo aderito con piacere e sosteniamo la causa”.

Giovani che non sono sordi e vuoti, come tanti provano a dipingere, ma ricchi di buona volontà, impegnati e consapevoli, che in massa hanno messo la firma ieri sera. Un segnale forte che i giovani ci sono per prendersi delle responsabilità. Sono presente e futuro, lo sanno e lo stanno dimostrando.

 

 

“Un segnale davvero importante per far capire quanto anche i giovani e le attività locali abbiano bisogno del Pronto Soccorso- commenta Camilla Vio, consigliera del comune di Albenga con delega alle Politiche Giovanili -. Moltissime persone hanno già dato il proprio contributo e invito tutti coloro che ancora non lo hanno fatto a seguire il gruppo pubblico Senzaprontosoccorsimuore su Facebook e i giornali per conoscere le prossime date, orari e punti di raccolta firme. Importante continuare a tenere alta l’attenzione sul tema con il coinvolgimento di tutti, in particolar modo dei giovani. Chiedo di impiegare qualche minuto per questa causa importante”.

Dopo la firma degli atleti della prima squadra dell’Albenga Calcio, un altro segnale è arrivato dal mondo dello sport, a tutela del diritto alla Salute dei cittadini. “Noi facciamo sport da combattimento, da contatto, e nel nostro segmento sportivo gli infortuni, anche seri, sono all’ordine del giorno – ha spiegato Alessandro De Blasi del Kombat Team Alassio -. Sono preoccupato, lo dico da coach dei miei ragazzi, perché ho una grande responsabilità nei loro confronti. Sappiamo perfettamente che la velocità di intervento fa la differenza. Avere un Pronto Soccorso vicino ed essere trattati in tempi brevi è fondamentale”. Così dal palco dell’evento dedicato a Miss Albenga Summer, dove non è sfuggita ad Angelo Pallaro, tra gli organizzatori della serata e portavoce del gruppo dei “Cittadini stanchi” di Albenga, l’opportunità di portare un segnale a cittadini e turisti. “Quello che sta accadendo è sotto gli occhi di tutti quotidianamente. Il Santa Corona è saturo, spesso le ambulanze vengono dirottate a Savona. La velocità di intervento, soprattutto in alcuni casi, fa la differenza tra vivere o morire. C’è stanchezza e preoccupazione da parte del personale sanitario, infatti parecchi stanno firmando. Abbiamo pensato che, anche se Miss Albenga Summer è una manifestazione dedicata alla bellezza, fosse giusto offrire un momento di riflessione su un problema importante come quello del diritto alla Salute dei cittadini”.

Insomma, l’attenzione è altissima, anche se continua a mancare qualcosa che non arriva. La “piazza” chiede un Pronto Soccorso che aveva, non lo vuole né in ogni angolo né sotto casa. Lo chiede a una distanza ragionevole, affinché possa essere raggiunto in tempi utili per salvare vite umane.

Insomma, il popolo sta lanciando grida di aiuto e tutto questo può infrangersi su una porta sbarrata? Al di là di ciò che si potrà o non si potrà fare, quella porta non può aprirsi per consentire un confronto diretto, sereno e pacifico?  
#ILBELLOCISALVERÀ

 

Maria Gramaglia

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