Eventi - 17 agosto 2022, 17:09

Continua con “L’armata Brancaleone” la rassegna cinematografica “Vittorio Gassman. Una voce, cento volti”

A presentare “L’armata Brancaleone” sarà un ospite d’eccezione: Massimo Mesciulam, attore e regista, per circa vent’anni vicedirettore della Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova

Continua con “L’armata Brancaleone” la rassegna cinematografica “Vittorio Gassman. Una voce, cento volti”

È con “L’armata Brancaleone” di Mario Monicelli in versione restaurata che lunedì 22 agosto 2022 alle 21.30 nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale (in caso di pioggia al cinema Sivori) prosegue la rassegna cinematografica “Vittorio Gassman. Una voce, cento volti”, organizzata da Alesbet/Circuito per celebrare il centenario della nascita dell’attore genovese, ideata e prodotta da Centro Culturale Carignano con il sostegno del Comune di Genova e della Camera di Commercio di Genova. Il film sarà preceduto da un video su Gassman concesso a Circuito dalle Teche Rai, conservati nella sede Rai della Liguria. A presentare “L’armata Brancaleone” sarà un ospite d’eccezione: Massimo Mesciulam, attore e regista, per circa vent’anni vicedirettore della Scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova, oggi Teatro Nazionale di Genova, incarico che ha lasciato nel 2020. Mesciulam parlerà del film e della sua esperienza personale al fianco di Vittorio Gassman quando, nel 1992, debuttò nello spettacolo teatrale “Ulisse e la balena bianca” con cui fu inaugurato il Porto Antico di Genova riqualificato da Renzo Piano. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.  

“L’armata Brancaleone” (1966, 120’), ambientato nel Medioevo e recitato in un idioma inventato che unisce latino maccheronico, volgare medievale e dialetto, è un capolavoro della commedia all’italiana. Il film di Mario Monicelli è un’irresistibile e gigantesca burla, l’avventura picaresca di una sgangherata compagnia di ventura che scioglie nella parodia la retorica di qualunque ideale, il ritratto perfetto dello spaccone che se la cava sempre inventando soluzioni che sarebbero geniali se solo rimanessero vantaggiose oltre l’attimo in cui si compiono. Ha dato a Vittorio Gassman, perfetto Brancaleone da Norcia sedicente cavaliere, una straordinaria opportunità professionale che lui stesso commentò così: «C’era la bellissima invenzione di quel linguaggio e di quel personaggio, una specie di samurai che ormai tutti conoscono e che è stato credo il personaggio che mi ha dato più popolarità».  

Presentato in concorso al 19° Festival di Cannes, alla sua uscita nelle sale diviene subito campione d’incassi, raccogliendo i consensi della critica e collezionando tre Nastri d’argento e numerosi premi internazionali. Moltissime le espressioni del film entrate nell’uso comune, a cominciare dall’espressione “armata Brancaleone” usata per identificare un gruppo variopinto, un'accozzaglia di persone dalle idee confuse e poco organizzate. Da non dimenticare il tocco di classe di un altro grande genovese, Emanuele Luzzati, che insieme a Giulio Gianini realizzò i titoli di testa e le animazioni. Gran fascino vintage per i camei di Maria Grazia Buccella e di Catherine Spaak, scomparsa lo scorso aprile. Sceneggiatura di Monicelli, Age & Scarpelli, che si sono ispirati a Pulci, Rabelais, Cervantes, Kurosawa.  

Redazione

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