Attualità - 17 settembre 2022, 07:20

600 i commercianti genovesi che lottano contro lo spreco del cibo con un'app: "Così non buttiamo più niente" (Video)

A Genova si contano circa 54mila utenti che hanno scaricato l'applicazione e molti commercianti che hanno aderito la vedono come un'opportunità di guadagno

Sono circa 600 i commercianti genovesi contro lo spreco alimentare che hanno aderito all'applicazione To Good to Go, che permette di 'salvare' cibo che altrimenti andrebbe buttato. In un periodo in cui la sensibilità verso quello che può essere recuperato e non buttato cresce, la lotta allo spreco di cibo assume una valenza importantissima in ottica soprattutto etica e ambientale

A Genova si contano circa 54mila utenti che hanno scaricato l'applicazione e molti commercianti che hanno aderito la vedono come un'opportunità di guadagno.

Abbiamo chiesto un parere ai titolari di alcuni locali del centro storico genovese che utilizzano To Good to Go.

Complimenti a chi l'ha inventato, - dice entusiasta Gabriella Gazzolo, titolare di 'Golosi di Natura' in piazza Banchi - vincono tutti: noi non buttiamo via le brioche, e questo ci dà la possibilità di regolare gli avanzi in eccesso. Normalmente mettiamo una box al giorno, ma se c'è una giornata durante la quale abbiamo venduto poco ne mettiamo un'altra che viene puntualmente acquistata. Generalmente chi prende la box è già nostro cliente, ma non è da sottovalutare il guadagno che ha portato”.

Trovo l'esperienza molto interessante, - commenta Emilie Mougenot, del Cafè de Paris in vico Casana - perché non si butta più niente e questo è importantissimo. Sono molto soddisfatta. I principali clienti sono famiglie e ad agosto sono arrivati anche tanti turisti che sono sull'app. È interessante anche l'opportunità di avere un guadagno a fine giornata”.

Positiva anche l'esperienza per Giulia Vassallo, titolare di Patisserie 918 in vico San Matteo: “Mi trovo molto bene, abbiamo ridotto quasi a zero il nostro spreco giornaliero, aver la possibilità di non buttare i nostri prodotti freschi di pasticceria è sicuramente positivo. Molti dei fruitori sono clienti abituali, altri utilizzano soltanto l'applicazione, e questa estate abbiamo avuto anche turisti di passaggio. Oltre allo spreco, c'è da tenere in considerazione anche il guadagno, anche se in minima percentuale”.

Lo spreco del cibo non passa solo bar e pasticcerie, ma ad aderire sono anche supermercati, negozi di frutta e verdure e macellerie, come quella di Giovanni Calabrese, titolare di un'attività di via Canneto il Curto.

Ho aderito a To Good to Go da un anno, mi sto trovando bene, può essere utile, non tanto per il guadagno, ma per conoscenza e pubblicità. È un'idea carina, si conosce gente nuova, la maggior parte sono giovani e questo fa piacere. In prevalenza nelle box metto roba preparata che non dà problemi di tenuta”.

Secondo i dati forniti a La Voce di Genova da To Good to Go, a oggi sono oltre 201mila i pasti salvati, l'equivalente di 502.500 kg di CO2. A livello regionale hanno aderito all'app circa 1400 esercizi commerciali.

L'età media degli utenti su tutto il territorio nazionale – spiegano - inizialmente si aggirava intorno ai 25-30 anni, mentre nell'ultimo anno abbiamo visto un aumento di utenti anche tra le famiglie/conviventi con figli”.

Francesco Li Noce e Isabella Rizzitano