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Politica | 21 settembre 2022, 17:22

Il Governo impugna la legge regionale sul riordino delle aree protette, Gruppo Pd: "Altra pessima figura dell’assessore Piana e di una destra contro ambiente e sostenibilità"

"E’ indispensabile avviare un percorso che vada nella direzione opposta rispetto a quello intrapreso dalla Giunta Toti che, in totale contraddizione rispetto allo sviluppo e alle necessità del territorio, riduce le aree protette anziché ampliarle"

Il Governo impugna la legge regionale sul riordino delle aree protette, Gruppo Pd: "Altra pessima figura dell’assessore Piana e di una destra contro ambiente e sostenibilità"

L’impugnazione da parte del Consiglio dei Ministri della legge regionale sul riordino delle aree protette è l’ennesima dimostrazione dei pasticci dell’assessore Piana, della Lega e della Destra di Toti in fatto di tutela del territorio. Un’altra pessima figura da parte di chi non tiene in nessun conto ambiente e sostenibilità”, così il Gruppo Pd in Regione Liguria alla notizia dell’impugnativa da parte del consiglio dei Ministri.

L’inserimento di Urbe nel Parco del Beigua, previsto da questa legge, è stato un passo nella direzione giusta, che ha infatti trovato la nostra approvazione, mentre fin da subito abbiamo contestato l’idea di ridurre l’estensione delle aree protette, e ora le motivazioni del Consiglio dei ministri lo confermano. E’ indispensabile avviare un percorso che vada nella direzione opposta rispetto a quello intrapreso dalla Giunta Toti che, in totale contraddizione rispetto allo sviluppo e alle necessità del territorio, riduce le aree protette anziché ampliarle".

"La destra in Liguria - proseguono i consiglieri del Gruppo PD in Regione - ci prova da anni, prima con la legge ‘Tagliaparchi’ della Lega, poi impugnata, e con tante altre iniziative tese a depotenziare le aree protette regionali e a bloccare la creazione di nuovi Parchi Nazionali, come quello di Portofino, oppure la mancata estensione dei confini del Parco dell’Antola; delle Alpi Liguri o del Aveto, riducendo le superfici e sottraendole alla tutela naturalistica e paesaggistica senza coinvolgere il Ministero della Cultura.  Il pasticcio di oggi è solo l'ultimo di una destra contro l'ambiente e la sostenibilità”.

Comunicato Stampa


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