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Sport | 24 settembre 2022, 07:40

Aon Open Challenger, Pellegrino "maratoneta": in semifinale battendo il n.1 del torneo, Ramos Vinolas

Cecchinato delude e se la prende con l'orario di gioco, oltre le 22. Per il serbo Lajovic tutto facile

Aon Open Challenger, Pellegrino "maratoneta": in semifinale battendo il n.1 del torneo, Ramos Vinolas

Match carichi di pathos ma anche deludenti nei quarti di finale all'Aon Open Challenger "Memorial Giorgio Messina" che ieri sera hanno fatto spegnere le luci sul centrale "Beppe Croce" di Valletta Cambiaso pochi minuti prima della mezzanotte.

Andrea Pellegrino e Ramos Vinolas hanno scaldato il pubblico con tre set carichi di incertezza, capovolgimento di fronte e giocate fortunose.
Pellegrino, il "gladiatore" di Bisceglie, che con i suoi diritti rasenti la rete incanta gli appassionati e il mancino
Ramos Vinolas, il "muro spagnolo", uno dei maestri del gioco sul rosso che sanno addormentare il ritmo del match ma anche imprimere accelerazioni con incroci senza commettere alcun errore. 
Il primo set dura 47 minuti con un break al sesto gioco per Ramos che va 4 a 2 e poco dopo chiude 62. Cinque doppi falli del 25enne di Bisceglie contro i due di Vinolas in quattro turni di servizio.

Nel secondo game un doppio fallo, un ace e un errore gratuito per Pellegrino nel suo turno di battuta, con l'aggiunta di un errore del numero uno del seeding, lo fanno tornare in parità.
Poi quello non ti aspetti: il 34enne spagnolo sbaglia due colpi conzecutivi nello stesso game, il "gladiatore"  mette a segno due vincenti incrociati e il break è servito: 2 a 1 per l'italiano che sale 3 a 1. Poi allunga sul 4 a 3 grazie ad una pressione costante contro il mancino, ribattitore eccellente. Ma il sogno dura poco, Vinolas impatta subito dopo, quando sembra stizzirsi per alcune palle ben giocate in contropiede dall'italiano, e si porta sul 5 a 4. Sospinto dal tifo genovese e più preciso Pellegrino resta attaccato: 5 pari. Anzi, si trova anche una palla break dopo che Ramos serve la prima ad appena 110 kmh. Nella lotteria del tiebreak l'azzurro trova una serie di punti che gli permettono, al primo set point, di riequilibrare il match nel quale aveva totalizzato, per citare un numero, nove doppi falli. Nonostante cio', dopo un'ora e 50 minuti, tutto è da rifare. Una partita a testa e un terzo set decisivo. Break al terzo dell'iberico, controbreak ed ancora un break dal "muro di gomma": 3 a 2.
Il numero uno del tabellone comincia ad essere meno resiliente mandando la pallina sulla parte bassa della rete, nella proprio parte di campo, seppur Pellegrino continui a infarcire il match con una sequela di doppi errori al servizio nei momenti meno opportuni. Per lui sono 14 dopo 2 ore e 40 minuti di tennis. Però, perché a volte c'è un però, riesce a portarsi sul 4 a 3 e si procura due palle break. Da fondo campo Ramos, fuori dal campo di quattro metri circa, non fa più male all'italiano che anzi, sale in cattedra nello scambio prolungato: 5 a 3 per il "gladiatore" pugliese che, però, subito dopo perde il servizio: 5 a 4. Due match point per l'italiano che azzera con un errore (drop shot di diritto, palla corta) e poi subisce due vincenti. Cinque pari. Occasione persa. Secondo tiebreak fra sussulti ed esaltazione del pubblico di Valletta Cambiaso. Da elogiare l'"inside out"dell'azzurro che per tutto il confronto ha fatto molto male allo spagnolo, battuto con merito. Una vittoria, dopo tre ore e 13 minuti, sottolineata da un lungo applauso del pubblico pagante.

Partita non bella, invece, quella tra Cecchinato, testa di serie numero 8, e il serbo Dusan Lajovich, numero 4. Poche emozioni,  tanti errori, pochissime magie, e molto nervosismo da parte del palermitano. 
Break e controbreak è l'avvio del match e, dopo 34 minuti, l'italiano perde 62. Nel secondo il siciliano continua ad essere discontinuo nel rendimento ed inizia a prendersela con l'orario di gioco che non gli va a genio: non proprio ciò che ci si attende da un professionista che nel 2018 ha raggiunto la semifinale nello Slam del Roland Garros per poi, lentamente, perdersi nella realtà dei Challenger. 

Thiago Monteiro, testa di serie numero 2, onora il tabellone e arriva in semifinale battendo, in tre set (67, 64, 76) l'austriaco Sebastian Ofner. 
Il partenopeo, Raul Brancaccio, infine, non è mai stato in grado di impensierire il bulgaro Adrian Andreev (6,4 62). Otto i doppi falli per Brancaccio e un solo ace con il 55% di primi servizi con tanti, troppi errori, in fase di costruzione di gioco. 
E quest'oggi, pioggia permettendo, si torna in campo a partire dalle 12.

Massimiliano Bordoni

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