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| 27 settembre 2022, 08:38

Giunta regionale dopo il voto politico: e adesso? Rumors sui nomi del rimpasto

Imperia vuole mantenere il suo assessore, al posto della Cavo spunta il nome della Caprioglio, Costa quotato per la Sanità

Giunta regionale dopo il voto politico: e adesso? Rumors sui nomi del rimpasto

I rumors nella giornata di ieri si sono inseguiti velocissimi portando subito il dibattito politico “in chi va al posto di chi” in piazza De Ferrari. Lo scenario politico nazionale, calato sul voto locale mette in evidenza un dato certo: il presidente Toti dovrà gestire non pochi pruriti nel post voto per l’assegnazione degli incarichi degli assessori regionali che si dimetteranno per andare a Roma, nonché ad alcuni che busseranno alla sua porta forti di borse piene di voti o di promesse.

Andiamo con ordine, sapendo che siamo nel campo delle voci raccolte in una giornata convulsa. Gianni Berrino che era da sempre dato per certo, è eletto a furor di popolo (imperiese). Il suo partito FdI si dimostra fortissimo in tutta la provincia con punte non banali in alcune città chiave. Rispetto alle altre province mostra di avere un elettorato consolidato ed in crescita che gli fa imporre di mantenere imperiese l’assessorato al turismo o comunque un assessorato chiave che dovrà essere assegnato.

La Provincia di Savona che da tempo (troppo) è sguarnita in Regione di poltrone ‘pesanti’ vede Cavallo (sempre FdI) bussare al suo partito, ma la scelta su Imperia appare scontata.

Può cercare la doppietta, anche se Matteo Rosso in un ipotetico ballottaggio interno potrebbe voler premiare il suo fedelissimo Balleari.

A Savona però spunta il nome dell’ex-sindaca Ilaria Caprioglio, uscita dai 5 anni di mandato con qualche complicazione nei rapporti politici, ma fedelissima di Toti, e potrebbe innescarsi un giro di poltrone tra fedelissime: Cavo a Roma, Caprioglio in Regione. Con questa mossa Savona tornerebbe rappresentata. Aveva un incarico al Ministero della Sanità, perché non darle la ‘patata bollentissima’ della sanità ligure?

Andrea Costa è quotato come Assessore Regionale alla Sanità, con il benestare di molti lombardi e romani che tanto sono attenti al settore in Liguria. La Lega resta compatta, cercando di far ‘passare ‘a nuttata’ perché il partito a livello regionale pensava di piazzare Piana a Roma ed in un colpo solo Di Muro e Ripamonti in Regione, strada oltremodo difficile adesso. Potrebbe però trovare una via inattesa Sara Foscolo, che darebbe così un assessorato a Savona (che potrebbe trovarsi con 2 al posto di zero se andasse a buon fine l’affaire Caprioglio) Marco Scajola dimostra di avere retto l’onda d’urto del suo movimento, di essere come sempre apprezzato e votato in queste schede difficili anche da capire, pronto per andare a scontrinare con un nuovo assessorato.

Sandro Biasotti è forse quello che ha preso il colpo frontale più forte, l’unico collegio dove l’avversario Pastorino l’ha calata come una sfida alla preferenza, portando a casa una vittoria pesantissima. Pensare ad un ex governatore in ruoli regionali viene difficile, ma con le opportune aderenze magari un sottosegretariato romano potrebbe uscirci.

Nessuna lamentela per non aver citato centrosinistra, Italia Viva - Calenda, Movimento 5 Stelle eccetera: ci siamo concentrati sui ruoli di comando in Regione, dove sono fuori dai giochi. Quando avremo finito questo bel momento di politica regionale, scatterà immediatamente territorio a territorio la bagarre per i Comuni: Ventimiglia, Bordighera, Imperia, Alassio (solo per citarne alcuni). L’autunno politico regionale e locale potrebbe diventare caldissimo.

Redazione

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