Oggi il Treno della memoria fa tappa a Genova. E' arrivato questa mattina alla stazione di Principe il convoglio storico che, in un percorso di circa 5mila chilometri, celebra l’anniversario dell’arrivo nella stazione di Roma Termini della salma del Milite Ignoto.
Fondazione Fs Italiane, in collaborazione con il Reggimento Genio Ferrovieri, ha voluto ricostruire quel convoglio realizzando anche un carro con le stesse caratteristiche dell’originale, un simulacro che ha poi viaggiato per una parte dell’Italia accolto in ogni stazione. Il treno resterà fermo al binario 11 fino alle 18 di questa sera, per poi riprendere il suo percorso verso Ancona, con arrivo previsto per il il 13 ottobre.
A comporre il convoglio sono un bagagliaio 1926, un carro K, due carrozze “Centoporte”, una carrozza “Centoporte a salone”, un carro “Carnera”, una carrozza prima classe Az 10.000, una carrozza “Grillo”, una carrozza cuccette tipo “1957 T” e una locomotiva diesel.
La storia del Milite Ignoto
La commemorazione dei caduti della Grande Guerra fu voluta dal Generale Giulio Douhet. Nel 1920 decise di seppellire la salma di un soldato ignoto morto in battaglia a Roma, per celebrare gli eroismi della collettività. Il disegno di legge fu presentato alla camera italiana nel 1921.
Una volta approvata la legge, venne incaricata una Commissione per scegliere la salma, che esplorò attentamente gli undici campi di battaglia nei quali si era combattuto, dal Carso agli Altipiani, dalle foci del Piave al Montello, comprendendo anche i luoghi dove avevano combattuto le truppe da sbarco della Regia Marina. Venne scelta una salma per ogni zona: Rovereto, Dolomiti, Altipiani, Grappa, Montello, Basso Piave, Cadore, Gorizia, Basso Isonzo, San Michele e nel tratto da Castagnevizza al mare.
A individuare la salma che avrebbe rappresentato il Milite Ignoto fu la madre di un disperso irredento: venne così scelta Maria Bergamas di Gradisca d'Isonzo, il cui figlio Antonio si era arruolato nelle file italiane sotto falso nome, essendo suddito austro-ungarico, ed era caduto in combattimento nel 1916. Lasciata in raccoglimento presso la basilica di Santa Maria Assunta, ad Aquileia, Maria scelse la salma del soldato ignoto.
La bara prescelta fu collocata sull'affusto di un cannone e, accompagnata da reduci decorati al valore e più volte feriti, fu deposta in un carro ferroviario appositamente disegnato.
Le altre dieci salme rimaste ad Aquileia furono tumulate nel cimitero di guerra che circonda il tempio romano.
Il viaggio in treno si compì sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma a velocità moderatissima, e fece tappa in ogni stazione per consentire alle folle di omaggiare il feretro. La partenza fu il 29 ottobre alle 8 del mattino, per arrivare a Roma il 2 novembre alla stazione Termini, in cui venne organizzata una austera cerimonia.
Tutte le rappresentanze dei combattenti, delle vedove e delle madri dei caduti, con il Re in testa, e le bandiere di tutti i reggimenti mossero incontro al Milite Ignoto, che da un gruppo di decorati di medaglia d'oro fu portato a S. Maria degli Angeli.
Il 4 novembre 1921 il Milite Ignoto veniva tumulato nel sacello posto sull'Altare della Patria.
Al Milite Ignoto fu concessa la medaglia d'oro con questa motivazione:
"Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz'altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria".
Il percorso del Treno della Memoria
Il Treno della Memoria è partito da Trieste il 6 ottobre per arrivare a Trento il 7, Milano Porta Garibaldi l’8, Torino Porta Nuova il 9, Aosta il 10, Genova Piazza Principe l’11, Ancona il 13, Perugia il 14, L’Aquila il 15, Campobasso il 17, Bari Centrale il 19, Potenza Centrale il 20, Catanzaro Lido il 22, Cagliari il 26, Palermo Centrale il 31. A novembre fermerà a Napoli Centrale il 3, a Roma Termini il 4 e, infine, a Roma San Pietro il 5.
"Genova rende omaggio al "Treno della Memoria" che oggi fa tappa nella nostra città per onorare tutti gli italiani che hanno dato la propria vita per la Patria - dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci - E' un onore ospitare il convoglio che nel 1921 trasportò la salma del Milite Ignoto. Un modo per dimostrare riconoscenza verso quei 651 mila soldati italiani che persero la vita nella Grande Guerra. Un numero enorme che deve farci riflettere sull'importanza di lavorare, tutti insieme, ogni singolo giorno, a favore della pace".
“Il fatto che il Treno della Memoria si sia fermato a Genova è stata un’occasione per rivivere un fatto storico di particolare impatto, e di altissimo valore simbolico - ha detto l’assessore al Commercio, Artigianato, Pro Loco e Tradizioni cittadine Paola Bordilli - Ricordiamo il passato, attraverso la memoria, per proteggere il futuro delle nuove generazioni, riconoscendoci tutti, ancora oggi, nel gesto di quella madre che scelse tra 11 bare di militari italiani mai identificati, caduti durante il primo conflitto mondiale, colui che divenne il Milite Ignoto; una salma che in quel momento, divenne il figlio di tutta la nazione”.
L’assessore Bordilli ha voluto anche ringraziare Coldiretti Genova e il professor Paolo Galanti, referente per la Liguria per il Gruppo Delle Medaglie d'Oro al Valor Militare d'Italia che, in occasione dell'arrivo del Treno della Memoria ha realizzato una composizione floreale di "Non Ti Scordar di Me" che questa mattina è stata collocata dal sindaco Bucci sul Convoglio e che accompagnerà il resto del viaggio fino a Roma.