#ILBELLOCISALVERÀ | 16 ottobre 2022, 12:59

“Rivoluzionarie: sogni e opportunità”, in un dipinto di Antonella Provaggi, Masha e Samantha, due donne della nostra epoca

La pittrice: “È il mio personale modo di prendere parte alla protesta pacifica che sta unendo il mondo”

“Rivoluzionarie: sogni e opportunità”, in un dipinto di Antonella Provaggi, Masha e Samantha, due donne della nostra epoca

Tappa a Boissano per la rubrica #ILBELLOCISALVERà, ma potrebbe essere ovunque nel mondo e sconfinare addirittura dal Pianeta Terra per andare nello Spazio. Questa settimana mi soffermo su un’opera realizzata dalla pittrice Antonella Provaggi, medico dell'ospedale Santa Corona in pensione, che ha voluto rappresentare uno spaccato della situazione femminile nel mondo. In un dipinto, i contrasti e le azioni rivoluzionarie, non a caso il titolo dell’opera è “Rivoluzionarie: sogni e opportunità”.

È un dipinto che mi ha colpito particolarmente: metà Masha Amini, la giovane donna arrestata e successivamente morta in Iran per aver indossato “male” il velo, lasciando libera una ciocca di capelli ribelle, e l’altra metà Samantha Cristoforetti, astronauta e aviatrice, prima donna italiana negli equipaggi dell'Agenzia Spaziale Europea e prima donna europea comandante della Stazione spaziale internazionale, tornata ieri sulla Terra, dopo quasi sei mesi nello Spazio. Due donne. Due donne che il destino ha visto nascere in Paesi lontani, con culture spesso agli opposti, ma allo stesso tempo due donne con sogni, aspirazioni, progetti. Una, Samantha, protagonista di una rivoluzione, incarnando la donna emancipata dell’Occidente, che dimostra sempre più, se mai ce ne fosse stato bisogno, che anche in campo professionale la differenza di genere non ha ragione d’esistere, l’altra, Masha, rivoluzionaria suo malgrado, che con la sua violenta morte ha acceso le proteste pacifiche in tutto il mondo nella lotta per i diritti e l’uguaglianza per tutte le donne. Due donne simbolo della nostra epoca.

È un dipinto olio su tela che ho realizzato con tecnica mista, spatola e pennello – spiega Antonella -. Ho voluto rappresentare due donne dai destini diversi, pensando a Masha, che sicuramente avrà avuto sogni e progetti, ma è nata purtroppo in un Paese dove la libertà delle donne è limitata e addirittura, con la giovane vita stroncata, non ha potuto realizzare nulla, e la Samantha nazionale, oggi comandante della Stazione spaziale internazionale, che nascendo in un altrove con tutt'altre opportunità, ha potuto realizzarsi anche in campo professionale. Due donne agli opposti, perché le opportunità cambiano a seconda del Paese in cui nasci o vivi”.

L’opera è piena, densa di significato, soprattutto in questo momento in cui il mondo è unito nella solidarietà per la morte di Masha e manifesta per le condizioni delle donne dove i diritti sono un miraggio. “Ho immaginato la luce e il buio. Masha nel buio di un mondo oppressivo, Samantha nella luce dell’avanguardia, e ho rappresentato la protesta pacifica in corso con tanti ciuffi di capelli tagliati e raccolti in nastri colorati. Questo – conclude la pittrice - è il mio personale modo di prendere parte alla lotta”.

Nel buio, lontano, si intravede la Terra. Masha ora è da qualche parte che guarda verso il nostro Pianeta, così grande, ma in fondo così piccolo. Sembra tutto così lontano, ma non abbastanza: ogni cosa è vicina se la potenza dei valori è forte.

Non sono un’esperta d’arte, non posso e non ho le competenze per valutare un dipinto come può fare un critico o una critica, ma posso esprimere un pensiero su quanto riesce a trasmettermi. Brava Antonella, mi hai emozionato.
#ILBELLOCISALVERÀ

Maria Gramaglia

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