Sport - 22 ottobre 2022, 19:09

Coda spazza l'incubo gol dell'ex: il Genoa espugna 2-1 Terni e vola in testa

La rete nella prima frazione di Favilli "cancellata" nella ripresa dalla doppietta del bomber genoano. I rossoblù salgono a quota 21 insieme al Frosinone

Coda spazza l'incubo della maledizione dell'ex: il Genoa espugna 2-1 Terni e vola in testa

Massimo Coda: la sua doppietta stende la Ternana e manda il Genoa in testa alla classifica (foto di Gabriele Siri)

Sembrava potesse trasformarsi in un pomeriggio maledetto per il Genoa, di quelli bagnati dalla più crudele regola del "gol dell'ex", che coi colori rossoblù ha da sempre una certa efficacia. E invece sono bastati, negli episodi, un paio di minuti per ribaltare il risultato e vedere il Grifone spiccare il volo verso la vetta della classifica.

La rincorsa verso quel primo posto lasciato dopo il pareggio interno col Parma è compiuta al "Liberati" dal 2-1 rifilato alla Ternana con due grandi meriti. Quello della società nell'aver costruito una rosa in grado di essere competitiva con una ventina di elementi "titolari" e quello, non sempre apparso scontato, di Blessin di aver saputo sfruttare stavolta al meglio le opportunità che la sua panchina gli offriva.

Partiti senza Bani e Strootman, con un Gudmundsson in versione meno brillante (e anche un po' più stanca) del solito e con Pajac costretto a lasciare il campo per infortunio intorno alla mezz'ora, i Grifoni scesi in campo in casa dell'ex capolista hanno sciorinato una prestazione altalenante, minata da picchi di preoccupazione legati in particolare a un Martinez tornato a dimostrarsi a tratti insicuro, ma che nel complesso è difficile da definire diversamente se non come l'ennesima prova di forza.

Una buona prima mezz'ora di Genoa che però riesce ad alzare i giri del suo motore tardi, accendendo Coda e un'intesa con Aramu, ancora comunque lontano dall'essere il brillante giocatore visto a Venezia, da cui scaturiscono un paio di buone chances in cui in un caso è bravo l'estremo umbro Iannarilli a disimpegnarsi (26') e poi è lo stesso attaccante ex Lecce a mandare a lato (28').

Anche le Fere dimostrano di meritare appieno la posizione finora conquistata in cima alla classifica, ribattendo colpo su colpo ai più quotati ospiti con una fase di transizione ricca di entusiasmo e qualità. Come quella di Partipilo ma soprattutto di Falletti, chiave di mister Cristiano Lucarelli per trovare le vie più pericolose. Spostato a destra crea scompiglio nella retroguardia genoana diventando protagonista nel finale di prima frazione: prima perché da quel lato nasce la punizione che vede i ternani andare a rete con l'aiuto dell'estremo genoano in un'uscita tutt'altro che perfetta a cui pone però rimedio il Var; poi è la traversa a dire no all'uruguayano con lo zampino del portiere spagnolo; infine da lì si innesca l'azione che porta al vantaggio la squadra rossoverde con il colpo di testa di Favilli su assist dell'altro ex Cassata (44').

Nel mentre, la difesa della Ternana, oltre alla fisicità, ci mette la buona lettura delle trame di gioco dei rossoblù in un muro che però regge finché Blessin decide di mettere dentro Strootman e Puscas, avvicinando Coda al suo naturale terreno di caccia, quello dell'area di rigore. E così, come plastica dimostrazione del rilievo che da tempo si fa al tecnico tedesco sulla posizione del capocannoniere degli ultimi due campionati passati, la punta campana prima si conquista e trasforma il calcio di rigore del pareggio (assegnato dall'arbitro Doveri solo grazie al Var, 76') e poi trova il tap in beffardo per Iannarilli valente il sorpasso genoano (78').

Alla fine il brivido diventa solo quello del doppio finale decretato per un pasticcio del cronometro di Doveri che fischia la fine pare dimenticandosi del minuto aggiuntivo assegnato come recupero, mentre sul campo il Genoa porta via la terza vittoria che rende la sua settimana "perfetta", come aveva chiesto alla vigilia il tecnico.

Mattia Pastorino


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