"Adesso che i cavalli sono liberi saranno tutti contenti. Tutti tranne noi. Li abbiamo accompagnati nella zona del lago Giacopiane e non le dico le reazioni dei proprietari di quella zona quando ci hanno visto arrivare". È il commento amareggiato del sindaco di Borzonasca Giuseppino Maschio, che nella giornata di ieri ha accompagnato, insieme a veterinari, Asl, volontari e vigili urbani, i cavalli selvaggi che erano stati chiusi in un recinto per essere trasferiti in un'azienda agricola dell'imperiese come deciso dalla Regione.
Il caso aveva dato il via a una serie di appelli e di proteste ambientaliste: il sindaco di Borzonasca è stato denunciato per maltrattamenti di animali da una associazione ambientalista.
La Regione ha deciso così di tornare sui suoi passi e di rivedere la decisione. "Toti ha detto che vuole risolvere la situazione, speriamo - prosegue Maschio - questa è la quarta volta che li liberiamo. Io quello che dovevo fare l'ho fatto e spero che alla fine si possa trovare una soluzione che vada bene per tutti ma che nel frattempo nessuno si faccia male".
I cavalli selvaggi nel territorio di Borzonasca sono oltre cento, ma solo una quindicina scende a valle e si avvicina alle strade causando incidenti secondo l'amministrazione. "La gente è arrabbiata e si sente non considerata. Hanno organizzato un'assemblea per questa sera per valutare le azioni da intraprendere, li capisco e hanno ragione". Il sindaco di Rezzoaglio, comune confinante con Borzonasca e parzialmente interessato dalla presenza dei cavalli sulle strade, è ancora più diretto: "Chi li ha liberati è un delinquente e me ne assumo la responsabilità - dice Marcello Roncoli - prima o dopo qualcuno ci lascia la pelle. Non dico che vadano abbattuti ma almeno andrebbero tenuti in posti al chiuso".