- 29 ottobre 2022, 09:30

La famiglia e l'essere diversi: come stare insieme?

Quali strategie percorrere e come salvare il sistema e noi stessi dall'allontanamento e dalla solitudine quando ci sono scontri e disaccordi?

La famiglia e l'essere diversi: come stare insieme?

La famiglia rappresenta l'istituzione centrale umana, attorno alla quale ruota ogni cosa. È il gruppo per eccellenza dentro il quale nasciamo e viviamo, è il posto dove impariamo a fare la conoscenza degli altri, dove apprendiamo i cosiddetti "schemi relazionali" , che ci serviranno per entrare successivamente in contatto col mondo. Ebbene, la famiglia è la nostra partenza. Ecco perché, la maggior parte delle persone patisce e soffre a partire da essa e dai meccanismi appartenenti a tale sistema o gruppo. 

La particolarità sta nel fatto che questo gruppo è il nostro per eccellenza, quello primordiale, e in quanto tale, non abbandonabile. O almeno se non in casi estremi. 

Nelle situazioni in cui ci arrabbiamo, troviamo scontri, disaccordi, disuguaglianze, ad esempio, la famiglia rimane il nostro centro e lo rimarrà sempre. Quindi quali strategie percorrere e come salvare il sistema e noi stessi dall'allontanamento e dalla solitudine?

Prima di tutto è utile pensare che ciascun membro della famiglia è una persona prima ancora di essere madre, padre , zio, nonno. Questo è bene ricordarlo perché spesso attribuiamo a queste figure una sorta di idealizzazione del ruolo. "Se è mia madre, mi deve pur capire!". Eppure non è così. Le madri, i padri, i nonni, hanno i loro bagagli di esperienza, le loro fragilità irrisolte, le loro problematiche incistate, a volte, da anni, e mai elaborate. Questo li porta ad esprimerle anche con noi, sebbene alle volte possa andare contro il loro ruolo o contro la cura e l'accudimento, se si parla dei figli. Spesso senza esserne consapevoli infatti, i nostri riferimenti familiari si comportano come riescono, con gli strumenti che hanno, con le modalità che possiedono, tenendo in un equilibrio precario loro stessi e i rapporti. Insomma, ognuno dentro il sistema famiglia fa quello che può nella misura in cui può.

È molto utile infatti osservare il comportamento delle persone del sistema familiare, per capire che cosa sentono in quel momento, cosa mettono sul piatto, se riescono a sintonizzarsi con noi e con determinati bisogni, oppure se fanno fatica a sintonizzarsi e rimangono così, isolati.

Inoltre la famiglia è un sistema fatto per tenere. Tenere intendo dire che anche nella peggiore delle ipotesi (tenendo fuori i casi limite), pure nelle peggiori liti la famiglia sta tenendo. Ognuno dice la propria, sentendosi libero. Libero di urlare, di arrabbiarsi, di tenere il muso. Libero di fare pace subito oppure di non parlarsi per una settimana. Pensiamo sia una cosa atroce? No, è libertà, e la famiglia ha le spalle larghe per offrirla, detto che la libertà è difficile da tollerare, soprattutto quando quella degli altri è in contrasto con la nostra e ci fa stare male. 

La famiglia è come un campo di libera espressione programmato per la tenuta estrema e solida di tutte le parti dei suoi membri, da quelle più piacevoli a quelle più aggressive.

Per questo si litiga, si tengono i musi, non ci si parla per qualche tempo, poi di nuovo si torna. Perché la famiglia permette di farlo, è sempre lì. 

Questo viene permesso dal fatto che, se ci pensiamo, la famiglia mette insieme persone diverse che hanno età diverse, nascita in epoche diverse, esperienze di vita diverse. Ecco che gli scontri saranno inevitabili, perché si è per forza di cose lontani sotto alcuni aspetti. Ed è per questo che la famiglia offre la libertà di espressione e tiene li tutte le opinioni e i pensieri, fermi. Perché di fatto, di fronte a tanta diversità può fare solo questo. Tenere conto di tutto. E lasciare esprimere le sue parti il più possibile.

Quindi non ci preoccupiamo delle liti, dell'urlarsi contro alle volte, del non parlarsi e chiudersi in sé. Sono aspetti per cui dobbiamo avere un certo rispetto: come regole, che i nostri genitori e i nostri nonni a loro volta hanno creato, e che nel tempo, nonostante tutto, hanno tenuto. Hanno tenuto su le fondamenta di quello che oggi noi possiamo a nostra volta creare, uguale o diverso che sia.

Cristina Fregara

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