Economia - 31 ottobre 2022, 13:36

Il gioco sicuro passa dalle statistiche: guida al RTP

Avvicinarsi a una slot machine online implica la valutazione di tutta una serie di elementi

Avvicinarsi a una slot machine online implica la valutazione di tutta una serie di elementi, alcuni dei quali più superficiali, mentre altri sono particolarmente tecnici, più complessi da comprendere per i meno esperti. Tra i primi fattori, spiccano certamente le trame, il gameplay e il tema adottato dalle slot: le varietà degli intrattenimenti disponibili, come si può appurare sul portale di gioco casinomonkey.it che certamente spicca come ottimo esempio, sono moltissime. Tra i fattori più tecnici, necessari da valutare per un’esperienza di gioco responsabile e consapevole, spicca invece l’RTP.

Che cosa è l’RTP?

Quando si parla di giocare responsabilmente, si fa riferimento a un insieme di comportamenti e atteggiamenti che sono promossi in primo luogo dai casinò online targati ADM e poi seguiti con lucidità dai giocatori, siano essi occasionali o abituali. La consapevolezza dei propri limiti, del proprio stile di gioco e delle proprie aspettative è essenziale, ma è necessaria anche una preparazione più tecnica sulle principali meccaniche di gioco, così come su alcuni concetti: tra questi, si distingue l’RTP, ossia il cosiddetto Return to Player, essenziale nell’approccio a qualsiasi slot machine.

In sintesi, l’RTP altro non è che un indicatore che, sul lungo periodo, stima in percentuale l’importo che potrebbe tornare al giocatore in seguito a una serie di puntate. L’indicatore del Return to Player è dunque costituito da una percentuale apparentemente secca, ma il condizionale nella sua definizione è d’obbligo, poiché il gioco d’azzardo legale è pur sempre regolato dal caso: senza manipolazioni di sorta, le slot machine sono dunque aleatorie come qualsiasi gioco che si rispetti, pur nel rispetto dell’RTP indicato chiaramente sugli intrattenimenti stessi.

Di norma, l’RTP è stimabile tra il 92% e il 97%, ma questo indicatore non è l’unico elemento da valutare quando si sceglie a quale slot machine avvicinarsi: un altro importante concetto da padroneggiare è infatti quello di volatilità, secondo cui è possibile distinguere le slot in almeno tre categorie.

Che cosa è la volatilità delle slot machine?

Se l’RTP di una slot machine è espressa chiaramente in una percentuale che può orientare il giocatore con maggiore precisione, la volatilità è un concetto più generico: in quanto tale, non è esprimibile tramite un valore secco, ma serve comunque a distinguere le slot machine in almeno tre categorie.

Andando con ordine, la volatilità indica un rapporto tra la frequenza di erogazione del jackpot da parte delle slot machine e l’entità stessa dei premi. In questo senso, la volatilità può essere definita bassa, media o alta. Nel caso delle slot a bassa volatilità, queste si rivelano le preferite dai giocatori occasionali, perché concedono jackpot più bassi a una frequenza più alta. Al contrario, le slot machine ad alta volatilità si contraddistinguono per la rarità dei loro jackpot e per il loro valore più alto, rivelandosi dunque le preferite tra i giocatori più abituali e a più alto budget.

Nel caso delle slot machine a volatilità bassa, si avrà dunque a che fare con intrattenimenti che, sempre tenendo conto dell’elemento casuale che contraddistingue qualsiasi piattaforma di gioco legale, permettono al giocatore di mantenere bene o male invariato il proprio bankroll: il gioco scorrerà più fluido, bilanciando puntate e jackpot più modesti, al contrario di quanto avviene con le slot a volatilità alta, in cui i premi sono concessi con una frequenza nettamente più bassa.

Conoscere le slot e il proprio stile di gioco

Avendo sviluppato una prima conoscenza dei concetti principali che regolano il funzionamento delle slot machine, è facile intuire come valutare i due parametri in base al proprio stile di gioco. Non bisogna infatti dimenticare che la priorità di ogni giocatore deve essere quella di giocare responsabilmente e divertirsi, senza andare a caccia di un jackpot rimettendoci tutto il proprio bankroll e rischiando inoltre di sviluppare una dannosa dipendenza.

In questo senso, è essenziale riconoscere in primo luogo il proprio approccio al gioco d’azzardo e, in base a questo, stabilire a quale forma di intrattenimento avvicinarsi: di norma, una slot machine con un buon RTP ha una percentuale di Return to Player pari al 95% o superiore, ma la volatilità, il caso e i singoli e specifici meccanismi delle diverse slot possono fare la differenza.

Di fatto, bisogna considerare che l’RTP raramente è pensato per il benessere dei giocatori, poiché dal Return to Player dipende anche l’incasso del casinò stesso: proprio per questo l’indicatore non raggiungerà mai il 100%, assestandosi al massimo sul 97%; e per la ragione inversa, ossia per non demotivare troppo i giocatori causando loro ingenti perdite, la sala da gioco difficilmente metterà a disposizione degli utenti intrattenimenti con un RTP inferiore al 92%. Compito del casinò e dei giocatori è saper trovare il giusto equilibrio tra l’intrattenimento e il divertimento dato dai giochi, nel pieno rispetto delle norme sul gioco responsabile e dell’obiettivo principale di questi portali: divertirsi, con consapevolezza e trasparenza.