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Sport | 06 novembre 2022, 18:44

Samp, il tunnel è ancora buio: al "Ferraris" un gol per tempo e la Fiorentina si impone 2-0

Nona sconfitta stagionale per i blucerchiati, rimaneggiati in avanti e in formazione quasi sperimentale. Le reti di Bonaventura e Milenkovic lanciano i Viola

Immagine di repertorio

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Sembra essere ancora troppo lontana la luce in fondo al tunnel per la Sampdoria, che comincia nel peggiore dei modi il trittico di partite in una settimana prima della sosta.

Sono Bonaventura già al 4' e poi Milenkovic al 58' a mettere nero su bianco l'ottimo momento di forma della squadra di Vincenzo Italiano in un "Ferraris" dove i blucerchiati non riescono invece a confermarsi, come era già accaduto con Juve e Lazio, in grado di fermare le big del campionato.

Nella seconda parte di gara in particolare la superiorità fiorentina è parsa chiara, facendosi forza di un predominio a centrocampo palese. E proprio nel mezzo la squadra di Dejan Stankovic mette in mostra ancora una volta tutte le manchevolezze di una rosa troppo a corto non troppo d'idee quanto di caratteristiche fisiche e d'interdizione da mettere a disposizione del suo tecnico.

E siccome la tattica è il pane dei poveri, come diceva il buon Carletto Mazzone, il tecnico serbo con una lunga lista di infortunati (Pussetto, Sabiri, Winks, Conti e con Quagliarella non al meglio) lancia con coraggio dal primo minuto l'attaccante Montevago in coppia con Caputo con l'inedita coppia di centrocampisti Villar-Djuricic in mezzo.

I pericoli arrivano però anche dalle fasce, dove la spinta ospite è forte: sull'asse Ikoné-Dodò nasce l'azione che porta al taglio vincente di Bonaventura ed è poi lo stesso esterno francese a innescare Kouamé dopo aver saltato Audero, ma l'ex Genoa si fa murare da Ferrari. Ancora l'ivoriano, lanciato da Bonaventura su pasticcio su punizio di Villar, servendo Jovic è protagonista dell'azione che prima vede l'arbitro Marinelli assegnare il rigore ai viola salvo poi tornare sui suoi passi col Var.

Ai blucerchiati va data anche l'attenuante di una buona dose di sfortuna quando anche Amione è costretto a lasciare il campo per infortunio. E da lì, coi cambi, inizia la rivoluzione di Stankovic che ci prova buttando poi nella mischia, nel corso della ripresa, anche Quagliarella e Gabbiadini per recuperare una partita che gli ospiti chiudono poco prima dell'ora di gioco incornando di testa l'angolo calciato da Biraghi.

Ora la testa immediatamente a Torino, dove mercoledì ad attendere i genovesi ci sarà un Toro imbestialito dopo la sconfitta odierna di Bologna, e soprattutto al Lecce: quella di sabato alle 18 tra le mura amiche ha tutta l'aria di essere un importante crocevia stagionale. Innanzitutto per andare alla sosta con un po' più di serenità, e poi, soprattutto, per i fondamentali tre punti contro una diretta concorrente.

Mattia Pastorino


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