Politica - 09 novembre 2022, 17:37

Genova, il consiglio nega il parallelismo tra Iran e migranti a Catania, Ghio: "Mancata libertà di espressione"

Il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba, avvalendosi del parere della segretaria generale Concetta Orlando non ha ritenuto attinente l'ordine del giorno della lista Rosso-Verde

C'è un parallelismo su quanto sta accadendo in Iran e il blocco degli sbarchi dei migranti al porto di Catania? I consiglieri della lista Rosso-Verde in consiglio comunale Filippo Bruzzone e Francesca Ghio hanno posto l'argomento ieri in consiglio comunale presentando un ordine del giorno legato alla mozione in solidarietà a quanto sta avvenendo in Iran, dove a seguito dell'uccisione di Masha Amini, arrestata e torturata a morte per non aver indossato correttamente il velo, sono scoppiate le proteste che il regime tenta di reprimere con arresti ed esecuzioni che hanno superato le duecento vittime.

Il presidente del consiglio comunale Carmelo Cassibba, avvalendosi del parere della segretaria generale Concetta Orlando non ha tuttavia ritenuto attinente l'ordine del giorno della lista Rosso-Verde, non permettendo ai consiglieri di discuterla.

Abbiamo presentato un ordine del giorno legato alla mozione 88, - spiega Ghio a La Voce di Genova – che riprendeva la commissione Iran a supporto delle donne iraniane, utile per l'iter che ha avuto, cioè un momento di ascolto con gli auditi, con le testimonianze dirette del mondo iraniano”. 

Nelle impegnative della mozione – spiega Ghio - si impegnano sindaco e giunta a vigilare e sensibilizzare le istituzioni Ue e nazionali sulle applicazioni delle sanzioni ai responsabili, persone ed entità, di gravi violazioni dei diritti umani all’interno e fuori del territorio dell’Unione europea. Era importante puntualizzare il prima possibile quello che sta succedendo a Catania, per questo abbiamo collegato un ordine del giorno anche perché tutti gli altri strumenti vengono dall'inizio di questa amministrazione osteggiate all'interno della capigruppo. Qualora si fosse scelta una espressione di sentimento o un fuori sacco sarebbe stato posticipato, mentre per noi era fondamentale portarlo ieri”.

L'obiettivo – continua - era dunque quello di esprimere solidarietà, ma anche ricordare che Genova rispetta leggi e convenzioni. Il documento però è stato bloccato con una scelta politica, ma credo che l'interesse fosse strettamente collegato, perché si parla di diritti umani, trovo un'incoerenza non parlare delle persone bloccate in queste ore sulle navi, si parla dell'Iran come di uno Stato per cui bisogna trovare compassione, ma poi dei campi di detenzione in Libia non bisogna parlarne”.

L'ordine del giorno sarà ripresentato sotto forma di mozione nel primo consiglio comunale utile. In supporto della lista Rosso-Verde potrebbero arrivare alcuni consiglieri di maggioranza: “In aula – ha detto Ghio - è stato detto che qualora si fosse trasformata in mozione ci sarebbe stato il supporto di alcuni gruppi di maggioranza, ma aspetto di vederlo in termini di voti. Il punto per me politico era portare il tema e l'ordine del giorno era l'unico mezzo per farlo”.

L'ordine del giorno è nato da un'idea della consigliera Ghio: “Mi è venuta seguendo gli aggiornamenti di Aboubakar Soumahoro su quanto sta accadendo a Catania. Ho pensato che Genova dovesse fissare un punto ed esprimersi a riguardo. Sarebbe stato utile secondo me poter presentare l'ordine del giorno soprattutto sulla parte politica, cioè rifarsi alle leggi e alle convenzioni, anche in riferimento alle critiche internazionali che stanno arrivando sul comportamento dell'Italia sull'accoglienza che deve essere data secondo le convenzioni. La risposta è stata di non volerne parlare, non c'è stata libertà di espressione”.


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