Attualità - 26 novembre 2022, 16:05

Educare sin piccoli all'uguaglianza per contrastare la violenza di genere (video)

Tutti sembrano concordare: per arrivare a eliminare la violenza contro le donne serve insegnare ai più piccoli che le differenze sono ricchezza e non difetti

Educare fin da piccoli all’inclusività per contrastare ogni forma di discriminazione e per arrivare a eradicare la violenza di genere.

Hanno le idee chiare le donne genovesi a proposito della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

A ogni età, il sentore comune è quello che punta verso l’educazione e la sensibilizzazione, attività che hanno come principali protagonisti i bambini.

Lo ha ricordato anche Manuela Caccioni, responsabile del centro antiviolenza Mascherona a proposito delle attività condotte nelle scuole di ogni ordine e grado proprio per combattere le discriminazioni e le disuguaglianze.

E dello stesso avviso sono in molti. 

Secondo me stiamo facendo di sicuro molto di più che in passato - racconta Joe - La strada ovviamente purtroppo è molto lunga. Dal mio punto di vista bisognerebbe partire dall’educazione delle persone insegnando già da bambini che le differenze che ci possono essere tra uomini e donne sono qualcosa che va celebrato e che arricchisce la nostra società e non sono un difetto di uno o la supremazia dell’altro. Secondo me parte tutto dall’educazione del singolo”.

Purtroppo ci ritroviamo in questa situazione, probabilmente enfatizzata anche perché ora con i media si sa tutto, però [la giornata contro la violenza sulle donne n.d.r.] non è certo la risoluzione di questo problema. Il problema è una cosa da risolvere a monte” sostiene un’altra signora a cui fanno eco le amiche.

L’importante è parlarne perché almeno le persone iniziano anche dirlo ad alta voce, a sensibilizzare e sensibilizzarsi” prosegue l'amica mentre la terza aggiunge: “E’ una giornata importante e anche il fatto che sia celebrata a livello internazionale rende importante ribadirlo: non è mai abbastanza”.

Non manca chi riesce a trovare il risvolto positivo nell’esempio di donne che sono riuscite a farsi strada in un mondo dominato dagli uomini. E’ il caso di Adelaide Ristori e una visitatrice dichiara: “Fa piacere vedere che già nell’Ottocento c’era chi aveva un carattere così forte e deciso da andare controcorrente, forse più difficile all’epoca che non ai giorni nostri dove la violenza c’è ma ci sono anche tante donne che riescono ad affermarsi, certo con più fatica perché quello che si dice che una donna raggiunge il minimo con il massimo dello sforzo è sempre vero, però insomma ogni tanto ci si riesce”.

Un concetto che anche l’assessore alle Pari Opportunità Francesca Corso ha ribadito ieri, proprio in occasione dell’evento promosso da Palazzo Lomellino e Museo Biblioteca dell’attore.

Ma ancora una volta a mettere tutti d’accordo è la necessità di educare: “E’ importante - conclude ancora una delle signore del gruppo - educare i bambini e i nostri figli maschi più piccoli a giudicare quello che vedono anche nei film, ne parlavamo prima. Bisognerebbe iniziare a educare i bambini fin da piccoli a essere critici verso manifestazioni che non sono normali come l’aggressività nei confronti delle donne e la violenza”.