Attualità - 27 novembre 2022, 11:53

Vita sedentaria, ecco come compensare una giornata passata alla scrivania

Passare dalle 8 alle 10 ore seduti aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e può portare a sofferenze anche a pancreas e colon. Ma bastano 40 minuti di camminata per compensare gli effetti negativi della vita sedentaria

La vita sedentaria aumenta il rischio di malattie cardiovascolari gravi ma bastano 40 minuti di camminata per compensare i danni della vita “da scrivania”.

E’ quanto emerso da uno studio condotto dalla Scuola Norvegese di Scienze dello Sport e pubblicato sul British Journal of Sports Medicine.

Lo stile di vita portato dal lavoro sedentario che occupa gran parte della giornata di molti, come ribadito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità qualche giorno fa, aumenta esponenzialmente il rischio di patologie legate al cuore e alla circolazione, oltre a gravare sulla colonna vertebrale e sui muscoli. I dati dell’OMS sono preoccupanti: uno studio che ha interessato 194 paesi ha evidenziato come l’immobilità, mantenuta per ore e tipica dei lavori da ufficio e di chi fa lunghi viaggi in auto, possa avere effetti ben più gravi di quanto si potesse pensare.

Colonna vertebrale meno resistente, muscoli meno elastici e ancora danni a organi come pancreas e colon, alterazione del flusso della circolazione cardiaca e, a catena, effetti sul cuore sono tutti fattori di rischio portati da una vita “ferma”.

Come fare, allora, a contrastare gli effetti di un lavoro sedentario?

In soccorso arriva di nuovo l’OMS che indica come “cura” un’attività fisica moderata o intensa e raccomanda di svolgere almeno 150-300 minuti di attività fisica moderata o 75-150 minuti di attività fisica intensa a settimana.

Ma adottare questo stile di vita non è sempre facile.

Che cosa si può fare allora per contrastare la vita sedentaria e compensare gli effetti negativi che può avere sul nostro corpo?

A indicare la via è proprio l’indagine condotta dalla Scuola Norvegese di Scienze dello Sport.

I ricercatori norvegesi hanno condotto una meta analisi coinvolgendo un totale di 44.370 uomini e donne che indossavano un fitness tracker regolarmente andando a esaminare la relazione tra tempo trascorso seduti, tempo impiegato nell’attività fisica e rischio di mortalità per tutte le cause.

Lo studio ha mostrato che il rischio di morte tra coloro che mantenevano uno stile di vita sedentario è aumentato mano mano che andava diminuendo il tempo trascorso a fare sport con intensità da media a intensa.

Chi invece svolgeva attività sportiva aveva dei parametri di rischio decisamente diversi. Questo ha portato gli studiosi a capire che fare 30-40 minuti di attività fisica di intensità moderata e vigorosa ogni giorno sembra possano bastare per bilanciare 10 ore seduti.

Dimostrata la correlazione, come è possibile contrastare la sedentarietà?

Ancora una volta, le linee guida dell’OMS redatte nel 2020, aiutano: partendo dal presupposto che ogni tipo di attività fisica conta ed è meglio di niente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità invita a muoversi quanto più possibile. Che si tratti di salire le scale anziché prendere l’ascensore, giocare o portare fuori il cane, ma anche fare faccende domestiche o camminare a ritmo sostenuto, tutto è un ottimo modo per rimanere attivi.

Una delle attività che facilmente si possono inserire nella quotidianità è la camminata che aumenta i suoi benefici se condotta a passo svelto. Più passi al giorno si compiono, meglio sta il cuore e la circolazione. 

Per l’OMS il numero di passi giornalieri per star bene è 10mila ma questo dato è controverso e la scienza lo sta mettendo in discussione, tanto che alcuni studi hanno abbassato il livello a 7mila passi.

Gli studi condotti dai norvegesi indicano che per compensare è necessario fare attività fisica per 40 minuti.

In 40 minuti è possibile percorrere un percorso di circa 5 chilometri, un ottimo modo per bruciare dalle 250 alle 300 calorie.

 

Redazione