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Politica | 28 novembre 2022, 15:51

Dissesto idrogeologico, dopo Ischia si torna a chiedere leggi sul consumo di suolo e il cambiamento climatico

Ghio e Pecunia (PD): “Nel Paese il 93% dei comuni a rischio dissesto idrogeologico, in Liguria il 100%: necessario avviare un piano straordinario e creare un’alleanza con gli agricoltori per la tutela del territorio"

Dissesto idrogeologico, dopo Ischia si torna a chiedere leggi sul consumo di suolo e il cambiamento climatico

“Rinnoviamo il più sincero cordoglio per le vittime di Ischia e la massima solidarietà a tutta la popolazione dell’Isola. Questa ennesima tragedia ci ricorda la fragilità del nostro territorio segnato dal dissesto idrogeologico, dal consumo indiscriminato di suolo e dall’abusivismo edilizio. Non possiamo non ricordare, infatti, che nel 2018 il Governo Conte inserì all’interno del Decreto Genova un articolo, con il voto contrario del Partito Democratico, che consentiva il condono degli abusi edilizi proprio per Ischia. Il territorio del nostro Paese, in particolare quello di Regioni come la Liguria, è fragile e costantemente esposto a eventi di questo tipo. Basti pensare che in Italia il 93% dei comuni è a rischio dissesto idrogeologico e in Liguria questo numero sale al 100 per cento: siamo la Regione con i valori più elevati di popolazione, edifici, imprese e beni culturali esposti a rischio frane e alluvioni. Bisogna accelerare l’iter di approvazione della legge contro il consumo del suolo arenata in Parlamento, presso le commissioni congiunte Ambiente e Agricoltura, attuare il Piano di adattamento ai cambiamenti climatici e contrastare ogni possibile condono edilizio per mitigare il rischio idrogeologico e mettere il più possibile in sicurezza il Paese”, così Valentina Ghio deputata e segretaria Partito Democratico ligure e  Fabrizia Pecunia sindaca di Riomaggiore e responsabile Turismo e ambiente segreteria regionale PD Liguria, dopo la tragedia che ha colpito Ischia.

“La fragilità del territorio ligure - proseguono Ghio e Pecunia - impone la costruzione di una strategia regionale per la mitigazione del rischio idrogeologico che punti sulla prevenzione e non su interventi ex post, come avviene oggi. Sarebbe maturo riconoscere agli agricoltori il loro valore di presidio del territorio e creare un’alleanza che li veda protagonisti non solo della produzione di alimenti sani e salubri, ma anche coadiutori nella tutela del paesaggio e nella prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico. La Liguria con i suoi versanti, i suoi terrazzamenti agricoli e i boschi, ha bisogno di una manutenzione costante dei muri a secco e dei sistemi di drenaggio, per questo bisognerebbe riconoscere agli agricoltori un ruolo di eccellenza e di priorità nella collaborazione con i soggetti pubblici per la corretta gestione delle risorse idriche, della manutenzione del reticolo idrografico e delle pendici collinari. Creando un sistema che incentivi a utilizzare pratiche agronomiche che riducano il rischio idrogeologico e contrastino il dissesto”

“Serve con urgenza una legge nazionale che affermi con forza il valore del suolo come bene comune: viviamo in un Paese dove il consumo del suolo cresce nonostante la popolazione diminuisca. Per questo è necessario che il Parlamento porti avanti la legge contro il consumo del suolo, oggi arenata in commissione ambiente, e venga approvata per incentivare il riuso e la rigenerazione urbana, principi fondamentali in materia di governo del territorio, per giungere all’obiettivo, in coerenza con le richieste dell’unione Europea, del consumo suolo zero entro il 2050. Occorre approvare una legge di contrasto ai cambiamenti climatici e che da Governo e Regione vengano dati ai sindaci tutti gli strumenti necessari per la manutenzione costante del territorio”, conclude la deputata del Partito Democratico Valentina Ghio

Redazione


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