“Io sono per le libertà, ognuno deve essere libero di pagare quello che vuole, dove, come e quando vuole. Se uno vuole pagare con il pos paga con il pos, se vuole pagare in contanti paga in contanti”. Lo ha detto il ministro alle infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini questa mattina a Genova per la firma del protocollo sulla Gronda e la visita al cantiere del Terzo Valico. Durante il punto stampa, Salvini è intervenuto sul tema legato alla proposta del governo di non rendere più obbligatori i pagamenti con il pos sotto i 60 euro.
“Le multe vanno previste per altro, - ha aggiunto - non per come uno utilizza il suo denaro lecitamente guadagnato. Se vuoi pagare la focaccia con il formaggio a Recco con il pos la paghi con il pos, se vuoi pagarla in contanti la paghi in contanti. In un paese civile così funziona, in un paese civile se io vado a prelevare dei soldi depositati lecitamente sul mio conto corrente, guadagnati lecitamente posso farlo senza dover rendere conto a nessuno. Così dovrebbe funzionare in un paese civile. Se in una manovra economica da decine di miliardi di euro le opposizioni si attaccano al pos, vuol dire che è un'ottima manovra economica”.
Salvini è poi intervenuto sulla situazione interna alla Lega: “Per quello che riguarda la salute del mio movimento, sono un segretario felice perché in queste ore mi sto occupando di Terzo Valico, di Gronda, di Diga, porti, aeroporti ponti e ferrovie, e tra ieri e oggi ci sono stati sei congressi provinciali che stanno coinvolgendo migliaia di simpatizzanti e militanti. Penso che siamo l'unica realtà politica che coinvolge direttamente donne e uomini che la domenica mattina di Santa Barbara, invece di stare a casa con i figli vanno a scegliersi il segretario di Varese, di Brescia, Pavia, Cremona, di Lodi o di Como. Sta andando tutto bene perché sta partecipando un sacco di gente. Mi sembra un esercizio di democrazia, il problema sono i partiti che non li fanno i congressi, non quelli che li fanno”.
"Io ho la tessera in tasca da 32 anni - ha concluso - questa è la legislatura, dopo 32 anni di battaglie in cui l'autonomia può diventare realtà, alla fine di questa legislatura l'Italia può trovarsi un paese più moderno, con più infrastrutture, federale e presidenziale. Il resto sono parole, c'è un ministro dell'autonomia che in 43 giorni ha fatto di più rispetto ad altri in anni di chiacchiere".