Attualità - 03 gennaio 2023, 14:20

Sanità, le Asl liguri a rischio cause milionarie: superato sistematicamente il tetto delle pronte disponibilità

Nursing Up, sindacato degli infermieri e professini sanitarie: “La Regione agisca subito”. Intanto, è partita oggi la diffida per il rispetto del contratto

Immagine di archivio

Le Aziende Sanitarie liguri rischiano imminenti cause milionarie per i sistematici superamenti del tetto delle pronte disponibilità. Il Nursing Up, il sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, denuncia una situazione allarmante: “La Regione deve intervenire subito per risolvere il problema, tutelando la salute degli operatori. Da febbraio potrebbero iniziare le azioni legali”.

Potrebbe essere una vera “bomba ad orologeria” per i già risicati bilanci delle Asl della Liguria, la situazione legale che si prospetta all’orizzonte. Si tratta del sistematico ricorso alle Pronte Disponibilità nelle turnazioni di molti reparti e specialità delle aziende sanitarie liguri: turni di 12 ore nei quali gli infermieri e professionisti sanitari sono in “preallarme”, pronti a intervenire su specifiche necessità. “Ebbene – spiega Enrico Boccone responsabile regionale del Nursing Up Liguria - fino ad oggi, in molte aziende della Liguria, agli operatori vengono fatti fare 10 o anche più di 15 turni di pronta disponibilità per ogni mese. Ciò accade a causa dell’estrema carenza di personale che esiste nella nostra regione, con infermieri e professionisti della sanità che non sono sufficienti a coprire le varie necessità di ogni Unità Operativa”.

 

Dal primo gennaio, però, è entrato in vigore il nuovo Contratto Nazionale di lavoro, firmato nei mesi scorsi a Roma, che impone di non superare il numero massimo di sette pronte disponibilità al mese per ogni soggetto. Un paletto che di fatto metterà fuori legge tutte le turnazioni che prevedono il sistematico sforamento del limite delle 7 pronte disponibilità mensili, esponendo le aziende sanitarie alla possibilità che ogni infermiere che si trova oltre tale soglia, possa chiedere l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro e proporre un’azione legale risarcitoria, con il rischio di un volume di ricorsi e una conseguente esposizione economica di svariate centinaia di migliaia di euro.

“Ad oggi – prosegue Boccone -, a quanto ci risulta, parrebbe che nessuna ASL ligure abbia messo in atto una riorganizzazione dei turni per rientrare nei nuovi parametri delle Pronte Disponibilità”.

Il Nursing Up chiede l’immediato intervento della Regione per arginare e risolvere il problema, anzitutto sollecitando le aziende sanitarie a riorganizzare le Pronte Disponibilità in tutti i settori con il fine di rientrare nei limiti imposti dal Contratto.

“La gravità della situazione è evidente – sottolinea Boccone -, perché se non si interviene immediatamente, nel giro di un mese potrebbero partire centinaia di segnalazioni all’Ispettorato del Lavoro con le conseguenti richieste di risarcimento, sacrosante, per il superamento dei limiti imposti dal nuovo Contratto. La riorganizzazione delle pronte Disponibilità non va interpretata solo come una azione di salvaguardia per la gestione economica delle aziende, ma ha la sua cruciale importanza nella tutela della salute dell’operatore, che va protetto da fenomeni come il burn out e l’estrema stanchezza. Criticità che possono sfociare anche in serie patologie. Non dimenticando che tutto ciò può avere pesanti riflessi sulla qualità della prestazione erogata ai pazienti. Noi vogliamo che la sicurezza per i nostri lavoratori venga prima di tutto: infatti bisogna puntare sulla qualità e non sulla quantità del lavoro offerto. Ad oggi, dalle prime notizie che abbiamo avuto, parrebbe che nessuna azienda sanitaria ligure abbia dato segnali di aver compreso l’importanza della situazione”.

La Regione, dunque, deve trovare una soluzione immediata a questo problema per tutte le ASL liguri.

A tal proposito, in data odierna, è partita una diffida indirizzata a tutte le ASL ed Ospedali liguri e all’Assessore alla Sanità, in cui si chiede il rispetto del dettame contrattuale evitando di articolare turni di Pronta Disponibilità non conformi a quanto esplicitato da CCNL.

Comunicato stampa