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Sanità | 19 marzo 2023, 11:00

Ritorno al Futuro 2023, Le nuove armi contro i tumori. Il 20 marzo il convegno di FIDAPA

L'incontro vuole sensibilizzare soprattutto i più giovani al tema della prevenzione come lotta ai tumori

Ritorno al Futuro 2023, Le nuove armi contro i tumori. Il 20 marzo il convegno di FIDAPA

Si svolgerà domani, lunedì 20 marzo, il convegno a cura di FIDAPA pensato per sensibilizzare giovani e meno giovani alla prevenzione per la lotta ai tumori. 

L’incontro si terrà nella Sala Cristoforo Colombo di Regione Liguria e vedrà intervenire diversi specialisti.

La presidente FIDAPA sezione Genova Simona Firpo spiega: “Ho ritenuto il tema di grandissima attualità, molti sono purtroppo anche i giovani che si ammalano e la paura si insinua nelle famiglie che spesso cercano risposte sul web. La sola arma che abbiamo contro la paura è la conoscenza ed ecco il motivo di un panel di specialisti di così alto profilo”.

Un evento che nasce dall’interesse di Marinella Accinelli, moderatrice del convegno, e Rossana Sarli, circa le nuove cure e la prevenzione della malattia oncologica.

Introduce all’argomento appunto la dottoressa Rossana Sarli, ginecologo e consigliera di FIDAPA Genova che tratterà un tema di cui molto si parla ultimamente: “Il microbiota (batteri virus miceti e altri microorganismi che popolano il nostro corpo) è a tutti gli effetti un organo del nostro corpo che interagisce con le nostre cellule, gli alimenti, i farmaci, le molecole che produciamo e che,  come un laboratorio, smonta le molecole e produce quelle che noi non possiamo fare.  Alcune sono utili altre sono tossiche. Molti batteri intestinali sono utili per questo meccanismo altri, i patogeni, creano una reazione infiammatoria che permette il passaggio di questi in altri organi in cui si sono formati tumori. Alcuni batteri interferiscono con farmaci antitumorali diminuendo la loro efficacia. Tutti questi batteri e il materiale genetico con cui interferiscono nella formazione e condizionamento dei tumori si chiama Oncobioma.

È quindi inevitabile ormai conoscere questo aspetto per migliorare prevenzione e cura dei tumori”.

Il dottor Roberto Murialdo, oncologo dell’IRCCS Policlinico San Martino aggiunge: “Negli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi avanti in onco-ematologia dal punto di vista dei trattamenti. Tale miglioramento è stato determinato dall’introduzione di farmaci innovativi come gli  anticorpi monoclonali checkpoint inibitori del Sistema Immunitario che hanno drasticamente migliorato la prognosi di patologie gravi come  melanoma e  cancro del polmone. Il miglioramento delle tecniche di biologia molecolare ha permesso di codificare il profilo genico di molti tumori favorendo la corsa verso la cura personalizzata (patient-tailored therapy). Il nuovo concetto di “Terapie Agnostiche”  ci sta proiettando sempre di più nel futuro di una Oncologia di precisione anche se il percorso sarà ancora lungo e tortuoso”.

 

Ed è il dottor Stefano Spinaci, della Senologia Chirurgica Ospedale Villa Scassi a parlare di un tema particolarmente delicato: “Il Carcinoma mammario rappresenta la lesione neoplastica di più comune riscontro nel sesso femminile (1 donna su 8 c.ca).

Il trattamento di tale patologia ha goduto, dalla fine degli anni 90 ad oggi, di un progresso terapeutico molto significativo, in termini di riduzione dell’aggressività chirurgica e farmacologica.

La Chirurgia conservativa della mammella come il trattamento linfonodale ne sono l’esempio di riferimento. Diagnosi precoce, trattamenti mini-invasivi, percorsi comunitari e medici finalizzati alla conservazione dell’integrità corporea e psicologica, rappresentano strumento di fondamentale importanza nella corretta applicazione delle cure necessarie”.

Mentre la dottoressa Francesca Scordamaglia specialista in Pneumologia all’Ospedale Villa Scassi sottolinea: “Il tumore del polmone è ad oggi, a livello mondiale, la prima causa di morte tra tutte le neoplasie. Oltre ai cambiamenti dell’abitudine tabagica nella popolazione e all’esposizione agli inquinanti ambientali, spesso si giunge alla diagnosi quando il tumore polmonare è già in fase localmente avanzata o metastatica. Sia i cambiamenti epidemiologici che le recenti innovazioni terapeutiche rendono ancor più importante porre una diagnosi il più precocemente possibile e il più precisa possibile.

Prevenzione, screening e terapie mirate diventano quindi elementi fondamentali nel trattamento del tumore del polmone”.

Conclude il Dr Flavio Fusco direttore cure palliative ASL3: “Nel corso degli ultimi anni l’avvento di nuove terapie a bersaglio molecolare, l’introduzione della medicina “di precisione” ha sicuramente cambiato la storia e l’evoluzione della malattia oncologica producendo significativi miglioramenti in termini di aumento della sopravvivenza e speranza di guarigione. Parallelamente, l’introduzione delle cure palliative sin dalle fasi precoci di malattia come un complesso di terapie di supporto o “simultanee” all’approccio oncologico può significativamente migliorare la qualità di vita e dell’assistenza al paziente e ai suoi familiari, come ormai dimostrato da una solida letteratura scientifica e da numerose esperienze locali, nazionali ed internazionali

Cure palliative e trattamenti oncologici personalizzati  possono quindi lavorare insieme in maniera coordinata lungo l’intero percorso di cura del paziente, per offrire le migliori opportunità terapeutiche e senza trascurare bisogni e priorità assistenziali, in termini di cura e controllo del dolore e dei sintomi disturbanti, di supporto psicologico, di sostegno in fasi emergenziali, di accompagnamento nella pianificazione anticipata e condivisa delle cure”

 

“Un convegno che mi sta particolarmente a cuore”, afferma Stefano Balleari Presidente Gruppo Regionale FDI e membro Commissione Sanità 

“Citando Marinella Accinelli, ‘FIDAPA Genova trasforma i sussurri in parole’ e io sono sempre pronto a porger loro il microfono perché queste parole giungano al maggior pubblico possibile e mi congratulo per la pregevole iniziativa”.

 

Visti i contenuti, questo  è davvero un convegno cui non mancare.

 

Per accedere è necessario accreditarsi inviando una mail a fidapabpw.genova@libero.it

Redazione

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