I 150 dalla fondazione dell'Istituto Idrografico della Marina sono stati celebrati questa mattina a Genova con la consegna della Bandiera d'Istituto concessa con il D.P.R. del 20 aprile 2022. A presenziare alla cerimonia in piazza Matteotti, oltre alle autorità civili, militari e religiose locali, tra questi il presidente della Regione Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci e il Vescovo Mons. Marco Tasca, anche il Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, il capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Enrico Credendino e il direttore dell'Istituto Idrografico Massimiliano Nannini.
Il Sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, intervenuto alla cerimonia ha ricordato l’importanza fondamentale del mare e della città di Genova nel Mediterraneo: “Questo è il Secolo Blu: il dominio marittimo è quello più importante e più strategico da tutti i punti di vista. Dal punto di vista dell’energia, se l’Italia vuole essere un hub energetico del Mediterraneo; dal punto di vista della sicurezza per quello che succede nelle nostre acque in superficie e in profondità; dal punto di vista delle risorse infinite minerarie che ci sono nei nostri fondali; dal punto di vista della tutela dell’ambiente, quindi l’inquinamento delle acque, la protezione della fauna marittima. Genova e il suo porto, le industrie, l’università, l’istituto idrografico che oggi compie 150 anni e che siamo qui a festeggiare, compiono un ruolo fondamentale e strategico per il nostro paese.
Anche il Polo della Subacquea può essere un polo fondamentale per la crescita dell’economia della Liguria, che si affaccia ed è la capitale del mare, e da questo mare può trarre beneficio per creare benessere per la popolazione, e far sì che il mare sia una risorsa ancora di più di quello che è già. Va però protetto, ci vuole una tutela e uno sviluppo sostenibile: in Italia abbiamo 8000 km di coste, e dobbiamo proteggere il mare, che è nostro alleato a da lui possiamo avere ancora più risorse e far crescere l’economia".
Il Contrammiraglio Massimiliano Nannini, Direttore dell’Istituto Idrografico della Marina ha commentato: “Questa bandiera rappresenta un grande onore: è capitato a me riceverla, ma va a tutte le persone che in questi 150 anni hanno reso l’Istituto un centro di eccellenza.
Un momento importante, sono 150 anni di storia che vedono l’Istituto già proiettato nel futuro, come è stato più volte detto: nei prossimi anni ci saranno grandi investimenti in termini di nuove tecnologie, sono anni veramente peculiari per la nostra nazione e per il nostro Istituto. Sono in arrivo delle nuove navi: è stato firmato il contratto per la nuova Unità Idrografica Maggiore, stiamo lavorando a stretto contatto con la Fincantieri che ha vinto l’appalto, stiamo definendo gli ultimi dettagli. È una nave super tecnologica, con la quale aumenterò la capacità di stare ai poli, che sono di grande interesse per la nostra nazione e per la marina.
C’è un progetto per espanderci, insieme al Comune e All’autorità di Sistema Portuale lo stiamo sviluppando: delle capacità dell’Istituto Idrografico si espanderanno su Ponte Parodi. Il progetto vedrebbe ormeggiato sul ponte la nuova Unità Idrografica Maggiore. Queste nuove tecnologie, questa sala di osservazione satellitare e questi sistemi sarebbero dislocati in quest’area, oltre alla parte di divulgazione dell’istituto”.
L’Istituto Idrografico della Marina, fondato a Genova nel 1872 e attualmente ubicato presso il Forte San Giorgio, su uno dei bastioni della cinta muraria cinquecentesca del capoluogo di regione ligure, è un Organo cartografico dello Stato ed è responsabile del servizio idrografico nazionale e della produzione di tutta la documentazione nautica ufficiale relativa ai mari italiani. La sua area di competenza copre oltre 550.000 chilometri quadrati, con uno sviluppo costiero di circa 8.000 chilometri.
Una regione di grandioso interesse strategico, situata al centro del Mediterraneo, dividendolo in due bacini, e alla confluenza delle principali rotte marittime internazionali che collegano l’Europa occidentale con il Medio e l’Estremo Oriente.
L’Istituto ha, inoltre, i fondamentali compiti di concorrere alla sicurezza della navigazione, sia militare che mercantile, alla difesa della nazione e alla conoscenza e alla valorizzazione di tutto ciò che riguarda il mare, dal punto di vista tecnico, scientifico, ambientale e culturale.
Ricollegandosi a quanto annunciato dal Sottosegretario alla difesa, il presidente della Regione Giovanni Toti ha commentato: "Quello del Polo della Subacquea in Liguria è un progetto a cui stiamo lavorando moltissimo, che si aggancia soprattutto ai poli di ricerca della provincia di Spezia.
I porti della Liguria stanno diventando luogo di accesso per i grandi cavi internazionali portatori di fibra, l’ambiente sottomarino sempre di più diventa elemento trainante dell’economia e della ricerca per la nostra regione. È un progetto a cui si lavora da tempo e che nei prossimi mesi e anni certamente ci accompagnerà, anche costruendo una serie di sinergie che vanno dall’Università di Genova ai poli della ricerca sparsi nelle nostre province, ai cantieri navali che ospitiamo militari e civili. Sul mare corre il futuro, come in terra corre con il PNRR e con gli altri piani di investimento che cambieranno l’Europa nei prossimi anni".