Attualità - 18 maggio 2023, 14:32

Studenti senza casa, le proposte del coordinamento delle associazioni Oregina-Lagaccio

"Pensiamo che questo sia un ulteriore attacco al diritto allo studio ed alla scuola pubblica"

"Vorremmo entrare nel dibattito che si sta svolgendo in città e nel paese riguardo la mancanza ormai cronica di appartamenti o camere per Studenti. E’ un fenomeno in crescita anche se nella nostra città non ha raggiunto le dimensioni di altre sedi di atenei come Bologna, Milano e Roma dove la situazione è drammatica per la mancanza di alloggi e per i prezzi che sono volati alle stelle". Lo scrive il coordinamento delle associazioni di Oregina-Lagaccio in merito all'emergenza abitativa che riguarda gli studenti.

"Pensiamo che questo sia un ulteriore attacco al diritto allo studio ed alla scuola pubblica. Se pensiamo infatti che i costi per una camera si aggirano sui 400 euro ci rendiamo conto che i giovani che provengono dalle classi meno abbienti hanno una oggettiva difficoltà ad andare all’università.

Ci sembra chiaro che in questo contesto risulta molto difficile per i giovani fuori sede provenienti dalle classi più disagiate accedere ai corsi universitari, assistiamo perciò ad un oggettiva selezione non più basata sulle capacità e sulle predisposizioni ma sul reddito.

In questo contesto pensiamo che sia il caso di proporre all’Amministrazione comunale una richiesta di utilizzo di aree dismesse o poco utilizzate da ristrutturare ed adibire ad alloggi studenteschi.

Pensiamo a due interventi:

alle aree della palazzina ex Sati: una palazzina dismessa che fa parte di un complesso comprendente alcuni capannoni adibiti in passato a deposito per gli autobus che il Comune di Genova, dopo numerose sollecitazioni da parte dei cittadini del quartiere e del Coordinamento delle Associazioni di Oregina Lagaccio, ha deliberato di ristrutturare, un intervento già finanziato e atteso che dovrebbe prendere forma fra pochi mesi e di una parte del quadrilatero di Piazzale Italia all’ interno dell’ex Caserma Gavoglio, complesso ad oggi sottoutilizzato che potrebbe essere adibito sia a residenze per gli studenti che come aule per lo studio e per momenti di relax degli studenti stessi e costituirebbe una risposta alle esigenze degli universitari.

In questo modo si potrebbero ottenere due risultati: il primo di rispondere all’emergenza abitativa, il secondo un processo di risanamento del quartiere attraverso la presenza di giovani in un quartiere dove l’età media è over 75.

Inoltre tale presenza favorirebbe anche la socialità e preserverebbe quelle piccole realtà economiche che resistono e non hanno ancora abbandonato il quartiere. Teniamo conto altresì che il Lagaccio gode in questo senso di una collocazione per gli studenti invidiabile data la vicinanza con alcune facoltà universitarie e per il facile collegamento al centro città e alla stazione Principe.

Al fine di procedere con la progettualità sopra espressa riteniamo necessario ottenere rassicurazioni in merito alla tenuta idrogeologica del rio Lagaccio, anche in considerazione della recente relazione resa pubblica all’inizio del mese di maggio 2023. Questa è una prima proposta che ci sentiamo di formulare e su di essa vorremmo avviare una discussione con l’ amministrazione comunale".

Redazione