Politica - 01 giugno 2023, 11:32

Carlo Petrini a Slow Fish: "Grandi opere belle idee, ma attenzione al territorio"

Sul cambiamento climatico: "Stiamo entrando in una situazione di irreversibilità, mancano risposte dalla politica"

Oggi tutelare il mare significa avere una visione complessa degli ecosistemi. Questa logica di separare la salvaguardia dell'ecosistema marino dalla tutela dell'entroterra e della costa non ha senso, tutto è connesso. Mai come in questo momento le buone pratiche si devono coniugare a 360 gradi. Per cui evitare la plastica monouso, che sta diventando il fattore inquinante principale di tutti gli ecosistemi marini e attivare un'attenzione verso le piccole comunità di pescatori che sono seriamente minacciate a livello globale”. Così Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food intervenuto questa mattina all'undicesima edizione di Slow Fish, la manifestazione in corso al Porto Antico di Genova dal primo al 4 giugno.

Il tema, quello della difesa degli ecosistemi e della lotta ai cambiamenti climatici che secondo Petrini non è affrontato in maniera adeguata dalla politica.

La situazione è drammatica. - ha spiegato - La politica a livello planetario non ha il senso di quello che sta avvenendo. Parliamo di cambio climatico: io sono convinto che stiamo entrando in una situazione di irreversibilità. Non raggiungeremo il contenimento della temperatura come previsto. I disastri che stanno avvenendo sono destinati ad aumentare. È arrivato il momento che la società dia una risposta collettiva e la politica prenda decisioni. Ad oggi questa decisione politica, meno che meno a livello planetario, è inesistente, il nulla. Sono trent'anni che chiediamo una legge sulla tutela dei suoli, da tutti i governi che si sono affacciati non si è ottenuto niente. Speriamo che dalla società civile parta un movimento forte".

Su quello che può essere il ruolo di Genova e la Liguria, Petrini aggiunge: “Genova e la Liguria hanno un ruolo di punto di riferimento importante, si può aspirare a essere un punto di riferimento importante per il sistema mediterraneo. C'è ancora bisogno di una grande politica di relazione, il Mediterraneo ha dieci sfaccettature, una diversa dall'altra, la primogenitura di Genova non è ancora conquistata”.

Infine, una considerazione sulle grandi opere portuali e infrastrutturali, come la Diga di Genova.

Sono delle belle idee, il problema è cosa generano dal punto di vista di cosa può avvenire. L'approdo di una massa così grande, se poi non ci sono le infrastrutture per raccogliere tutto quello che scaricherà sul territorio sarà un bel problema, ma questi sono problemi che sta affrontando la politica locale. Buona fortuna”.


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