Politica - 01 agosto 2023, 12:13

Stop al reddito di cittadinanza, l'avviso con un sms: il caso in consiglio comunale

Il Pd interroga la giunta, ma l'assessore risponde prima di arrivare in aula: "Chi lo percepisce dai servizi sociali continuerà a prenderlo fino al 2024"

Anche a Genova scoppia il caso degli sms inviati ai percettori di reddito di cittadinanza, che non riceveranno più l'assegno a partire dal primo agosto. Oggi pomeriggio è in programma un'interrogazione in consiglio comunale, del capogruppo del Pd Simone D'Angelo, che chiede alla giunta se, e in che modalità, i servizi sociali del Comune prenderanno in carico i percettori del reddito.

Ancor prima di rispondere in aula, l'assessore ai servizi sociali Lorenza Rosso diffonde un video con cui chiarisce la differenza tra percettori di reddito in carico ai servizi sociali, che continueranno a riceverlo fino al primo gennaio 2024, e quelli che invece ricevono l'assegno dall'Inps, che non potranno essere seguiti dai servizi sociali.

Il reddito viene erogato su due livelli, - spiega Rosso – uno di questi livelli è gestito attraverso le politiche sociali delle persone in stato di fragilità, che non possono prestare attività lavorativa perché inabili al lavoro. Loro sono presi in carico dai servizi sociali che chiedono all'Inps l'erogazione del reddito. Con l'ok dell'Inps il reddito viene erogato. In questo caso non si perde il reddito di cittadinanza”.

L'assessore chiarisce che chi farà richiesta entro ottobre riceverà il reddito anche per il mese di settembre, fino al 31 dicembre. “Dal primo gennaio 2024 arriverà l'assegno di inclusione, con altri parametri che vedremo in seguito. A oggi questi soggetti, di cui si occupano le politiche sociali, continueranno a ricevere il reddito di cittadinanza”.

Cambiano le regole per coloro che percepiscono il reddito attraverso i centri per l'impiego. “Si tratta di persone abili al lavoro che hanno avuto proposte per lavorare. Per loro il reddito si sospende dopo sette mesi, come previsto dalla legge di bilancio, ma a partire dal primo settembre potranno richiedere la misura di supporto alla formazione e al lavoro, in modo che possano usufruire dei corsi di formazione, per i giovanissimi anche di quelli di istruzione, e continueranno a percepire un importo per questo scopo, per arrivare all'inserimento al lavoro. Anche per loro, dal primo gennaio 2024 cambierà la situazione”.

È importante – conclude l'assessore - che non si rechino tutti ai servizi sociali, perché fanno code inutili per sentirsi dire che non dipende da loro. Coloro che ricevevano il reddito dai centri per l'impiego devono rivolgersi ai centri per l'impiego, le famiglie prese in carico o che hanno presentato domanda per la presa in carico sono gestite dai servizi sociali, che conoscono la situazione, continueranno a usufruire del reddito di cittadinanza”.


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