Cultura - 16 aprile 2024, 14:00

Camogli verso un nuovo sold out: torna il Festival della Comunicazione all’insegna delle ‘Speranze’

L’undicesima edizione vedrà protagonisti oltre cento relatori: ad aprire i lavori la lectio di Aldo Cazzullo; attesissimi Corrado Augias, Aldo Grasso e Alessandro Barbero. Il Premio Comunicazione 2024 sarà consegnato a Gerry Scotti

Cento relatori, laboratori, mostre, talk e lectio magistrali: anche la nuova edizione del Festival della Comunicazione sembra andare verso un sold-out annunciato. È stato presentato questa mattina il programma della manifestazione che torna, dal 12 al 15 settembre, per l’undicesima volta nell’affascinante borgo costiero e che ha come tema portante la parola ’Speranze’. “L’abbiamo scelta lo scorso anno a settembre, ci piaceva, ci incoraggiava, e ancora non immaginavamo quanto sarebbe stata necessaria - spiegano il direttore e la direttrice del Festival Danco Singer e Rosangela Bonsignorio -. Per le prime edizioni la scelta del tema si è basata sulla forte traccia lasciata da Umberto Eco, poi non è sempre stato facile e immediato. Quest’anno abbiamo deciso di comune accordo di scegliere ‘Speranze’, al plurale, perché siamo convinti ce ne sia più di una”. 

Saranno quattro giorni di grandi appuntamenti, in compagnia di ospiti che cercheranno di articolare interventi, considerazioni e spettacoli, ognuno secondo la propria sensibilità, declinati in funzione della parola chiave dell’edizione 2024. “Gli ospiti in gran parte hanno proposto incontri e lectio in tema, qualcuno ha un po’ sforato ma resta il senso di lottare, di resistere, di dire che stiamo camminando sull’orlo di un abisso con le guerre, carestie, cambiamenti climatici. Il messaggio è stato colto, e quindi lo declineremo in mille modi diversi con scrittori, scienziati, filosofi”. 

 

“Tra i grandi nomi di questa edizione, impossibile non citare la lectio di Aldo Cazzullo che aprirà il Festival della Comunicazione, dedicato alla ‘Speranza italiana’, a cui farà seguito una lezione sulle ‘macchine sapiens’, l’intelligenza artificiale oggi e domani” continua a spiegare Singer -. Stiamo scoprendo come questo Festival sia entrato nella cultura e nell’immaginario e di tutti i grandi protagonisti del mondo dei media, della comunicazione e della filosofia italiana: tantissimi vogliono essere presenti e dare il loro contributo. Chiuderemo il Festival con il Premio Comunicazione a Gerry Scotti, che ha accettato con entusiasmo il nostro invito, insieme a un grande concerto di Neri Marcorè che ci racconterà tutto Fabrizio De André”. 

Le location saranno quelle consolidate negli anni: “Oltre ai luoghi dove si svolgono gli incontri e gli eventi, in realtà il Festival riguarda tutta Camogli - afferma Singer -. Il parco, i locali, le terrazze, tutto fa parte del Festival. Da un lato ci fa piacere, da un altro lato ci preoccupa: tutti i relatori hanno infatti piacere di restare per tutti e quattro i giorni, ci hanno scritto anche ieri sera per confermare la loro presenza anche nei giorni successivi per partecipare e vivere insieme agli altri il Festival. Tutti hanno piacere di intervenire, ma anche di ascoltare gli altri relatori e poi andare magari insieme a pranzo. Lo scorso anno una pausa pranzo veloce si è trasformata in un incontro di oltre due ore con Fiorello, Paolo Crepet, Mario Tozzi… abbiamo anche registrato un video del piccolo show che ne è venuto fuori, che presto verrà condiviso”. 

Immancabile un commento sui volontari che contribuiscono alla buona riuscita del dopo le polemiche lanciate dagli attivisti di ‘Genova che osa’, che hanno denunciato, da parte dell’Università di Genova, la ricerca di giovani per coprire turni al Festival della Comunicazione di sei ore al giorno senza retribuzione. “Abbiamo con noi un ragazzo che fa il volontario da quando ha diciotto anni e che oggi lavora come ufficio stampa. Non si è mai sentito sfruttato in questi quattro anni, così come i tanti ragazzi che si sono candidati per questa edizione: è un arricchimento culturale, profondo, crea occasioni di contatto importanti. Con i volontari ci incontriamo periodicamente: molti sono cresciuti con noi, ci teniamo in contatto e prossimamente ci incontreremo di nuovo, come fanno le famiglie e gli amici” commenta Bonsignorio.

 

IL PROGRAMMA COMPLETO 

Ad aprire il Festival di quest’anno, nel pomeriggio di giovedì 12 settembre, sarà un trio di lectio tra presente, passato e futuro, portate sul palco da tre grandi protagonisti: Aldo Cazzullo racconterà “La speranza italiana”, Sahra Talamo porterà “Oltre i confini del tempo” ritraendo la Speranza come forza implacabile dell'evoluzione umana, e Nello Cristianini si focalizzerà sulla “Machina sapiens” come storia di un incontro, quello tra l’essere umano e l’intelligenza artificiale, sul fil rouge del Forum Intelligenza Artificiale organizzato a dicembre a Camogli.

Tra gli interventi più attesi, Corrado Augias con “Le ragioni della speranza”, Aldo Grasso con “Settant'anni di Televisione”, Alessia Gazzola “Alla ricerca del tempo perduto”, Pietrangelo Buttafuoco in dialogo con Walter Veltroni, il fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi insieme a Stefano Allievi e condotti da Federico Fubini sul tema “Migrazioni: minacce o speranze?”. Gli storici Miguel Gotor e Marcello Flores dialogheranno su “L’altra faccia della luna”, ossia sugli anni Settanta visti come quelli delle lotte per i diritti civili a partire da divorzio e aborto, Tina Montinaro (vedova del caposcorta di Falcone) sarà sul palco con Stefania Auci, Michela Ponzani e Mirella Serri sulle “Scelte di libertà” nel dopoguerra delle donne tra speranze e delusioni, Gherardo Colombo sulle “Speranze per la giustizia” e Maurizio Ferraris con una riflessione dal titolo “Animali speranzosi. Perché noi speriamo e i computer no”. Tra scienza e divulgazione, saranno ospiti a Camogli Alessandro Barbero, Guido Barbujani, Silvia Ferrara con “La speranza di trovare un'invenzione: l'isola di Pasqua e i suoi misteri”, Giorgio Metta, Massimo Temporelli e Rodolfo Zunino risponderanno alle domande dei ragazzi sul futuro, Beatrice Mautino e Dario Bressanini con “Dietro le etichette: la scienza, i dubbi e le verità sul cibo e i cosmetici”, Silvano Fuso con Marco Pruni tra spiritismo e fenomeni (apparentemente) inspiegabili, Jacopo Veneziani e Ilaria Bonacossa ci accompagneranno in un viaggio dentro le storie nascoste nella pittura, Mario Tozzi con Lorenzo Baglioni, Piergiorgio Odifreddi e Telmo Pievani.

Con spettacoli, sketch ed eventi serali, saranno a Camogli grandi artisti tra cui Claudio Bisio, il rapper ermetico Rancore (Tarek Iurcich) con talk e canzoni, il comico imitatore Vittorio Pettinato, Aldo Cazzullo insieme a Gino Paoli e poi nell’evento speciale “Il romanzo della Bibbia”, con letture di Moni Ovadia e musiche di Giovanna Famulari, fino a Neri Marcorè che chiuderà il Festival insieme a Domenico Mariorenzi con il concerto “Noi e Faber” dedicato a Fabrizio De Andrè. Tantissimi degli scrittori più amati porteranno in questa edizione la propria voce al Festival: Felicia Kingsley in dialogo con Rosangela Bonsignorio sul fenomeno romance, Maurizio De Giovanni con “Le disperate speranze della letteratura”, Roberto Cotroneo, Sara Rattaro, Giuseppe Dipasquale con Viola Graziosi sul teatro e su Andrea Camilleri, Fabio Genovesi, Paolo Crepet, Alessandro Piperno con Cinzia Leone che si interrogano su “Di chi è la colpa”, Antonio Scurati e Stefano Massini

Mai come quest’anno il Festival della Comunicazione esplora i temi d’attualità dell’economia, della società e dei media: interverrà l’economista Clara Mattei della New School for Social Research di New York, Carlo Cottarelli sarà in dialogo con Ferruccio de Bortoli in un incontro che porterà il pubblico “Dentro (e fuori) il Palazzo”, Mila Valsecchi con Marco Malvaldi discuterà di materie ostiche a partire dalla chimica, Vincenzo Roppo, Roberto Zaccaria, Giorgio Manzi insieme a Elena Stancanelli sulla drammaticità del mondo dell’istruzione di oggi nei giorni della ripartenza del nuovo anno scolastico, poi sempre di scuola si parlerà con Stefania Auci e Lorenzo Baglioni sia pure con un tocco più lieve con “La scuola - Il musical”, Gianluca Attanasio con Alessandro Ponti e Riccardo Rossotto si confronteranno sui percorsi di inclusione, di solidarietà e sul valore sociale della redistribuzione della ricchezza. A offrire spunti, suggestioni e prospettive saranno i giornalisti, editorialisti, direttori e vicedirettori di riferimento del panorama italiano, da Enrico Mentana a Paolo Mieli, da Gilles Gressani a Pierluigi Pardo, David Parenzo, Federico Ferrazza e Andrea Montanari. ll gran finale sarà con Gerry Scotti, che per l’occasione riceverà anche il Premio Comunicazione 2024.

Nelle attività oltre il Festival, sul Monte di Portofino Riccardo Gazzaniga accompagnerà in una passeggiata a partire dalle storie di animali che ci insegnano a essere umani e sono fonte d’ispirazione, mentre con Annalisa Corrado si guarderà alle “Speranze di tutela ambientale”, in collaborazione con la cooperativa genovese Dafne, specializzata in ecoturismo ed educazione ambientale. Tra i laboratori, tutti nell'ottica della sostenibilità, ricordiamo “In monoruota a Camogli” in collaborazione con la Scuola Italiana di Monoruota, “Elettronica e il futuro” insieme al DITEN dell’Università di Genova e “Accendiamo la speranza” in collaborazione con Smilevil Onlus, che coinvolgono per la prima volta al Festival la scuola dell’infanzia e i primi due anni della primaria. 

Ad arricchire il programma saranno poi alcune novità assolute. Tra queste il primo volume edito dal Festival della Comunicazione, Cortocircuiti, una raccolta dal ritmo incalzante e folta di suggestioni – a partire da quelle di Umberto Eco e dai più affezionati ospiti del Festival – che ripercorre le prime dieci edizioni della menifestazione, disponibile a Camogli e che verrà presentato al Salone Internazionale del Libro di Torino in occasione dell’evento Voci e sguardi di Liguria di domenica 12 maggio.  

Poi la mostra fotografica originale Sguardi sul Festival, dedicata a Umberto Eco insieme ai grandi volti del Festival della Comunicazione, e un incontro speciale organizzato con i dirigenti scolastici e i docenti degli istituti liguri, che si terrà in concomitanza dell’apertura del Festival al Teatro Sociale di Camogli e avrà come protagonisti Mila Valsecchi, Davide Lorenzo Palla e Stefano Rossi, per guardare all’evoluzione dell’apprendimento tra “Cervello, cuore e tecnologia”. 

 

Per la grande attenzione all'attualità, con uno sguardo largo che comprenda la nostra memoria storica, la profondità di pensiero, la capacità divulgativa e una visione sul futuro, alcuni eventi selezionati saranno trasmessi per la prima volta in diretta streaming sui rinnovati canali di La7, app web e smart tv.

 

Il Festival è organizzato da Frame e dal Comune di Camogli in stretta collaborazione con Regione Liguria, Università di Genova, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.