BuonGiro - 14 maggio 2024, 08:00

Giro d'Italia, il bilancio delle prime 9 tappe del direttore Vegni: "Spettacolo garantito. Sempre chiesto uno slittamento di una settimana, diminuisce il rischio"

Previsto un percorso alternativo dopo la cancellazione dello Stelvio: "Una soluzione la prenderemo da domani in avanti". Pompei-Cusano Mutri, spazio agli attaccanti, interessante la salita finale

"L'obiettivo di fare spettacolo è stato fatto, la prima settimana è trascorsa secondo le nostre ipotesi, la gente sulle strade è soddisfatta, gli ascolti sono buoni e in linea con quello che ci prefiggevamo".

E' soddisfatto il direttore del Giro d'Italia, responsabile dell'area ciclismo di Rcs Mauro Vegni che dopo i primi 9 giorni di corsa nella nostra rubrica BuonGiro ha fatto un bilancio sull'andamento della Corsa Rosa.

La presenza di Tadej Pogacar ha di certo influito sull'entusiasmo del popolo del ciclismo, con il campione sloveno che praticamente in ogni tappa è stato protagonista. 3 infatti sono state le vittorie, un secondo posto, un attacco con Thomas a Fossano e la volata lanciata a Molano a Napoli.

"Sicuramente c'è stata una parte mediatica prima dell'evento che ha fatto sì che molti corridori importanti dessero il la alla partecipazione della gente. Lo spettacolo in qualche modo è garantito e al pubblico piace, si entusiasma e i risultati si vedono" prosegue Vegni.

Dopo la decisione di rinunciare nella tappa del 21 maggio allo Stelvio, la Cima Coppi per motivi di sicurezza a causa del rischio valanghe, l'organizzazione sta cercando di trovare una soluzione alternativa, forse attraversando la Val Monastero.

"Se ci sarà una soluzione, la prenderemo da domani in avanti. Stiamo facendo un ragionamento" continua il direttore della Corsa Rosa.

Per evitare l'incognita maltempo Rcs da tempo chiede all'Uci lo slittamento di una-due settimane della partenza del Giro d'Italia. E anche per il 2025 presenteranno la richiesta.

"L'abbiamo sempre richiesto, per il momento non ce l'hanno concesso ma continueremo a chiederlo. Per noi mi sembra una cosa abbastanza fondamentale visto quello che succede tutti gli anni con le montagne. Una volta la neve, le slavine, andare almeno una settimana avanti diminuisce il rischio" conclude Vegni.

 

IL COMMENTO TECNICO di Marco Rebagliati: 

Tappa 10, si riparte, dopo il giorno di riposo saranno 142 i km da percorrere da Pompei a Cusano Mutri. Un altro arrivo in salita che dopo il giorno di riposo potrebbe creare problemi a quei corridori che soffrono la pausa. Una lunga salita finale di 18 km a una pendenza media del 5,6% con punte al 10%. Potrebbe essere una giornata dove vedremo due gare in una, quella tra i fuggitivi che si giocheranno la vittoria di tappa e quella nel gruppo tra gli uomini di classifica. Quindi potremmo assistere a una partenza velocissima con diversi tentativi di attacco per chi vorrà inserirsi nella fuga di giornata che andrà via "di forza".

 

Luciano Parodi