I tre consiglieri comunali d’opposizione Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione), Alberto Pandolfo (Pd) e Fabio Ceraudo (M5s) oggi in sala rossa chiedono chiarimenti al sindaco Bucci sui finanziamenti delle campagne elettorali del 2017 e 2022.
Le richieste riguardano specificamente i finanziamenti ottenuti tramite la Fondazione Change e il Comitato Giovanni Toti, finiti nelle indagini che hanno portato all’arresto del presidente di Regione Liguria.
“Fondazione Change e Comitato Giovanni Toti ridistribuivano ad altri soggetti politici i finanziamenti - dice in aula Crucioli - Risulta che campagna del sindaco Bucci nel 2017 e nel 2022 circa centomila euro nel 2017 e 40mila euro nel 2022. Basta dire per legge: ho ricevuto questi soldi da chi me li ha dati. Vorremmo sapere se il sindaco era a conoscenza dei soggetti che avevano dato la provvista al collettore che poi li ha dati a lui”.
Si chiede che l'elenco dei finanziatori sia reso pubblico sia nell'albo pretorio comunale che presso il Collegio di Garanzia Elettiva della Corte d'Appello di Genova.
“Documenti rivelano che nel 2022 Bucci ha ricevuto 140mila euro di donazioni - dice Pandolfo - Di queste la metà è arrivata da Comitato Giovanni Toti e Lega Liguria, che ne hanno ricevuti da operatori portuali tra cui quelli sotto inchiesta. Grande spirito teatrale da parte del vicesindaco che ha soccorso Bucci. Vogliamo elenco dettagliato di cifre e nominativi dei finanziatori”.
“Il comitato Toti distribuiva parte delle donazioni incassate ai candidati sindaci - aggiunge Ceraudo - ‘In sette anni non ho mai preso un euro’, dice Bucci, ma documenti smentiscono il sindaco. Donazioni per 140mila euro al momento delle elezioni nel 2022. Una donazione, 40mila euro deriva dal comitato Giovanni Toti. Spinelli 15mila euro per sua stessa ammissione, 15mila a Lega, e poi ha finanziato direttamente Bucci con 20mila euro”.
In risposta, il vicesindaco Pietro Piciocchi ha sottolineato che tutti i dati relativi sono già pubblici presso la Corte d'Appello e l'albo pretorio comunale:
“Tutti i dati sono depositati presso corte d’appello, presso albo pretorio e presso camera dei deputati. Sono dati assolutamente in chiaro. Non dobbiamo trasformare questa aula in una aula di tribunale. Normativa e regolamento del Consiglio Comunale che con articoli 54 devono essere poste questioni che riguardano la natura giuridico e amministrativa dell’ente, non posso che richiamare l’attenzione su questo. Ci sono strumenti idonei. I dati richiesti li trovate nelle sedi individuate dal legislatore”.