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Riparte da mister Leonardo Semplici il cammino della Sampdoria in un campionato che fin qui ha riservato praticamente solo delusioni al popolo blucerchiato. Alle 17.15 al "Ferraris" ecco l'attesissimo derby contro lo Spezia, in piena corsa per la promozione diretta e capace di cambiare decisamente marcia rispetto alla zoppicante stagione dello scorso anno.
Terzo allenatore in sei mesi per la squadra blucerchiata, in crisi di risultati e di identità dopo le ultime prestazioni sotto la gestione Sottil: dalla solita alternanza tra i pali a un cambio di modulo forzato a seguito della trasferta di Pisa, Tutino e compagni sono letteralmente precipitati in classifica, finendo praticamente a ridosso della zona playout. Fondamentale, per il tecnico ex Spal e Spezia, lavorare immediatamente sulla testa dei giocatori, cercando fin da subito di trovare quei tre punti - magari proprio contro gli aquilotti con i quali era retrocesso due stagioni fa dalla Serie A alla B al termine dello spareggio con il Verona - in grado di ridare un minimo di serenità a un ambiente in chiara difficoltà.
Carte abbastanza coperte a livello di formazione, ma tutto lascia pensare ad un ritorno della difesa a tre, come indicato dallo stesso Semplici nella conferenza di presentazione: pesanti le assenze di Bereszynski, Ferrari e Romagnoli, che formerebbero praticamente il terzetto titolare, spazio quindi a Venuti, Riccio e Vulikic, con Veroli comunque in lizza per una maglia dal primo minuto. Depaoli e Ioannou a tutta fascia, in mezzo possibile nuova chance per Kasami, finito nel dimenticatoio nelle ultime partite. Tra i pali Silvestri pare favorito rispetto a Vismara, davanti la coppia Tutino e Coda.
Dirigerà Aureliano di Bologna, al VAR Camplone e Paganessi.
LE PROBABILI FORMAZIONI:
SAMPDORIA (3-5-2): Silvestri; Venuti, Riccio, Vulikic; Depaoli, Benedetti, Yepes, Kasami, Ioannou; Tutino, Coda. Allenatore: Semplici
SPEZIA (3-5-2): Gori; Wisniewski, Hristov, Bertola; Elia, Nagy, S. Esposito, Candelari, Reca; F. Esposito, Di Serio. Allenatore: D'Angelo
Paolo Garassino