Attualità - 24 gennaio 2025, 12:46

Trent'anni senza "Spagna": mercoledì il raduno davanti alla Gradinata Nord

Vincenzo Claudio Spagnolo morì il 29 gennaio 1995 accoltellato da un giovane milanista prima della partita al Ferraris. A mantenere vivo il suo ricordo il padre Cosimo e tanti amici: “Inaccettabile che ancora accadano tragedie come questa”

Vincenzo Claudio Spagnolo, soprannominato "Spagna", morì a ventiquattro anni, accoltellato fuori dallo stadio Ferraris il 29 gennaio 1995, da un giovane tifoso milanista di nome Simone Barbaglia prima della partita di campionato dello stesso giorno. Trent’anni dopo, il padre Cosimo continua a tenere viva la sua memoria, affinché quanto accaduto al figlio non si ripeta mai più: “Ad alcuni ha insegnato tanto, i ragazzi della tifoseria del Genoa, gli amici di Claudio hanno capito. E da tempo mi aiutano continuando a ricordare quanto è successo” racconta Cosimo Spagnolo in un’intervista al Secolo XIX. “Ma non tutti l'hanno capito, in questi 30 anni altri ragazzi sono morti prima, dopo o durante una partita di calcio. È inaccettabile, intollerabile che ancora accadano tragedie come quella che ha portato mio figlio”.  Il rammarico più grande è sapere che alcune persone continuano ad andare allo stadio armate di coltelli, dimostrando di non aver compreso l'importanza della vita rispetto al risultato di una partita. 

Cosimo Spagnolo spiega poi che responsabile della morte di suo figlio, Simone Barbaglia, non abbia mai cercato di mettersi in contatto con lui e la sua famiglia: “ Durante il processo ha sempre evitato di incrociare il nostro sguardo, lo abbassava. Non ci ha mai detto nulla, solo una lettera indirizzata a mio figlio durante il processo. Ma credo servisse a ridurre il carico e il peso della condanna, ad avere un trattamento meno duro. In prigione, tra benefici e sconti di pena, non è rimasto a lungo. E neppure dalla tifoseria del Milan abbiamo mai avuto qualche segnale” commenta ancora nell’intervista. 

Per commemorare ‘Spagna’ è previsto un raduno il prossimo 29 gennaio: l’appuntamento è alle ore 18 in piazzale Marassi, davanti alla Gradinata Nord. Il padre sarà presente insieme a chi voleva bene: tanti ragazzi e ragazze, ormai diventati adulti, continuano da tempo a portare avanti la sua memoria anche attraverso iniziative in suo onore. “Così come nel 1995, chi vorrà potrà portare una sciarpa che poi sarà unita ad altre, al di là di gemellaggi e rivalita, in segno di rispetto per Vincenzo Claudio Spagnolo. NOI NON DIMENTICHIAMO!” recita la locandina del raduno. 


 

C.O.