Nonostante le forti critiche da parte degli artisti di strada, l’amministrazione comunale ha deciso di mantenere invariato il regolamento entrato in vigore la scorsa estate, che ha introdotto l’obbligo di prenotare gli spazi e gli orari per le esibizioni tramite l’app "The Open Stage". La misura ha diviso la città, suscitando le ire di molti musicisti che denunciano la difficoltà di adattarsi a regole che, secondo loro, limitano la libertà di espressione e complicano l’accesso all’arte di strada.
A portare il caso in consiglio comunale è stata la consigliera Francesca Ghio, che ha richiamato l'attenzione sulla vicenda di un musicista multato per aver suonato senza aver prenotato il suo spazio tramite app. “Un momento tristissimo per Genova”, ha commentato la consigliera, accusando l'amministrazione comunale di aver deciso che la città non meritasse più musica nelle strade. Ghio ha raccontato di come, dopo l’intervento della polizia locale, i cittadini si siano stretti attorno al musicista, raccogliendo i soldi necessari per pagare la multa, un atto di solidarietà che ha fatto emergere l'imbarazzo della stessa polizia.
“Genova non merita meno musica”, ha ribadito Ghio, rivolgendosi direttamente all'assessora Bordilli, chiedendo una revisione del regolamento. “Se dobbiamo fare un bilancio, abbiamo meno musica per i cittadini e i turisti. Siamo a un punto in cui i commercianti di piazze come piazza Banchi chiedono disperatamente di riportare la musica nelle strade”.
Tuttavia, a rispondere a queste critiche, l'amministrazione ha difeso con fermezza le nuove normative, sottolineando come l’introduzione di regole sia necessaria per garantire ordine e rispetto. “Se questa è la pagina più triste della nostra città, credo che ci siano ben altre priorità”, facendo notare che altre grandi città italiane, come Milano, adottano regole simili. Grazie al regolamento sono state individuate oltre settanta location per l’esercizio dell’arte di strada e che le modifiche apportate all’app "The Open Stage" sono state fatte proprio per rispondere alle richieste degli artisti.
L'amministrazione ha concluso con una risposta decisa alle critiche degli artisti, che avevano accusato l'amministrazione di non aver mai risposto alle loro richieste di dialogo. “Il regolamento va rispettato”, ha affermato, confermando che la sanzione per il trombettista multato è stata giustificata dalla sua mancata registrazione sull’app, e aggiungendo di essere sempre disponibile a discutere miglioramenti, ma senza compromettere il principio di rispetto delle regole.